Con quel taglio capelli medio sopra le spalle ha vestito il ruolo della prima donna di Spagna devota al business democratico. Di quelle che non devono chiedere nulla, se non il benestare del popolo spagnolo di incoronarla “donna normale”. Con quelle longuette appena sopra il ginocchio ha compilato manuali su manuali di stile per donne pequeñas, anzi diciamolo, donne basse. Di quelle che devono tutto a scollature a barchetta, blazer strettissimi e paltò che non superano il polpaccio. Con quelle décolletées altissime sì, ma dalle nuances bon ton, aveva calzato a pennello il ruolo della reale borghese. Di quelle che prendono come modello unico le prime donne inglesi (citofonare Kate Middleton, prego). Ma Letizia Ortiz in scarpe rosse e ventaglio da ballerina di flamenco, era un’interpretazione by sua maestà la regina di Spagna, che ancora ci mancava.
La trama e la scenografia ruotano attorno al viaggio di Stato che oggi Letizia Ortiz e Felipe VI stanno compiendo in America. Dopo una capatina in Texas, i due reali spagnoli incontreranno i “sovrani” americani alla Casa Bianca. Si conferma, tra l’altro, la presenza di Melania Trump post-operazione. La costumista (da Oscar) è lei, Letizia Ortiz in abito rosso e bianco, stretto in vita, con gonna a ruota e tanta tanta parsimonia in make up e accessori. Eccezion fatta per le scarpe rosse tacco medio e cinturino alla caviglia e un ventaglio floral print, da sbandierare sotto il sole a stelle e strisce. Una sintesi del concetto di esportazione intercontinentale del Made in Spain, un'antitesi del concetto spagnola = zeppe in sughero toda la vida. Olé.
