C’è un’intera palette Pantone che vira dall’azzurro baby al verde sottobosco. C’è un’intero manuale di hairstyle indifferente per finta, aperto a pagina “come fare le beach waves su tagli capelli medi”. C’è costume intero nero minimalista e un filo frufru, giusto per risvegliarci dal torpore autunnale. E poi c’è l’ennesima lezione di vita - camuffata da lezione di portamento - della supermodella danese che meriterebbe una statua in ogni piazza di Copenaghen. Su Instagram Helena Christensen oggi come su passerella di Versace Helena Christensen ieri (e sempre). Un monumento (inter)nazionale di 1,78 centimetri, di numero due occhi ghiaccio, di infinite ciocche color castagna, di interminabili ore trascorse di fronte ad una fotocamera, di innumerevoli momenti di storia della couture dei Novanta. Questo è tutto quello che Helena Christensen in costume intero nero rappresenta oggi, in quello scatto che trasuda nonchalance (per non dir altro) da tutti i pixel, in quello scatto che mette in secondo, terzo, quarto piano il micro peluche di Salvador Dalì incastrato ad arte tra le trame della lycra e del décolleté.

instagramView full post on Instagram

Furbe, complicate, difficili. Sono le sirene secondo Helena Christensen che scrive la didascalia più autoreferenziale degli ultimi 365 giorni trascorsi sul social della vita in (presa) diretta. E lei, con la sua pelle baciata/bruciata dal sole e le pennellate di turchese sulle punte dei capelli mossi ad arte, è la capostipite delle sirene/muse/polene dell’universo del fashion biz che fu e che è. Perché, nonostante Donatella Versace abbia perso la metà della sua mela, nonostante Carla Bruni abbia provato la strada dell’Eliseo, nonostante Naomi Campbell si sia ritirata a vita semi privata, il Dream Team di Helena Christensen su cui tomi couture sono stati scritti continua a dare lezioni di stile a qualsivoglia top influencer con un 2 davanti alla data di nascita. Che sia con una foto #tbt o con un pezzo intero minimalista ma-non-troppo indossato sul bagnasciuga di un’isola sperduta nell’Oceano. Lì, dove solo le sirene si nascondono. Ma-non-troppo.