La combo è sensuale, il corpo è über sensuale, la somma è una sceneggiatura sensuale auto-scritta da Angelina Jolie. In solitaria a Londra per partecipare al Preventing Sexual Violence in Conflict Film Festival Angelina Jolie sceglie di far parlare molto bene quello che indossa. Non è un caso che, uscita da una delle manifestazioni artistiche più influenti sul tema della violenza femminile, Angelina Jolie indossi una delle formule più sexy che una donna possa osare: abito sottoveste lungo in seta champagne, cappotto nero monobottone di Stella McCartney Primavera 2018, décolletées dorate e lui, il segno distintivo delle labbra di Angleina Jolie aka patrimonio Unesco, il rossetto rosso.
Il look di Angelina Jolie è un manifesto accurato della femminilità: una casualità di stile per la ex signora Pitt? No, una decisa affermazione femminile in un contesto, quello del Preventing Sexual Violence in Conflict Film Festival, che non ci porta a pensare ai look. E invece. La potenza comunicativa della diva di Hollywood più silenziosa ever, è tutta in un look dove la donna è celebrata in ogni centimetro: l’impegno di Angelina Jolie nel vivere e manifestare la femminilità è una missione per la quale nessuno le ha dato una poltrona (a differenza del ruolo sempre più impellente che ricopre all’UNHCR) ma è innegabile che lei si sia presa un trono.
Nonostante le costanti sedute in tribunale con Brad Pitt, Angelina Jolie sorride: lei che è si è volutamente estromessa dal jet set più rumoroso, lei che non ha mai espresso apertamente una dichiarazione sul caso Weinstein (lo ha fatto per lei Brad Pitt) in queste scelte di manifestazioni a cui partecipare oltre a quell’editoriale ospitato dal Guardian (tema le sistematiche violenze sessuali subite dalle donne rifugiate nel mondo) Angie sta cambiando il ruolo della celebrity in contesti socio/politici. Che si parli di lei per un abito sottoveste o del suo rossetto rosso che illumina la Londra grigia e bigia? Bingo, è dove ci vuole portare Miss Jolie.
