La cantante Céline Dion è atterrata a Parigi. E ha portato la neve. Non deve essersene resa conto a giudicare da come si è vestita per andare alla sfilata di Haute Couture di Alexandre Vauthier. Ancheggiando su vertiginosi tacchi, e malgrado la pioggia, si toglie il trench sulle scale e mostra il suo leggero abito da sera che ha uno spacco abissale e fenditura centrale. Anche chi non è un fan sfegatato, non può non ammirare le gambe che neppure sulle ginocchia hanno segni dei suoi 50 anni.
La fanno sedere tra il suo attuale (ac)compagn(at)o(re) Pepe Munoz e la fotografa Ellen von Unwerth e per tutta la sfilata accavalla le gambe alternandole in velocità e senza mai concedere nulla di intimo a chi è di fronte a lei. Inizia lo show dell’ex-enfant prodige che voleva diventare profumiere (sulle sedie ci sono infatti mini campioni creati con Franci Kurkdjian) ma poi ha finito per lavorare da Jean Paul Gaultier e Mugler pur amando le creazioni di Yves Saint Laurent.
Con la sua verve Alexandre è riuscito a stilare i pezzi della nuova Parisienne che ha molta voglia di uscire e apparire ma senza nessuna volgarità. Trench beige ma in pelle lucida, camicie che sembrano nuvole, smoking che rasentano la definizione della nuova bellezza francese, occhiali fatti a mano da Alain Mikli e ancora abiti di Swarovski che brillano anche senza i filtri Kira Kira.
Il trentatreenne ballerino e disegnatore Pepe Munoz fotografa tutto e non si sa che abiti abbia scelto per Céline Dion. Alla fine dello show arriva ad abbracciarla anche Alexandre Vauthier e lei si alza, devota al marchio oltre che all’uomo che le ha creato diversi look per i suoi concerti.