Ci mancava solo la polemica su Rania di Giordania spendacciona. Sta accadendo davvero, e non è facile trovare qualcosa di attaccabile su di lei, sempre perfetta, l'ultima volta ci hanno provato con la chirurgia estetica. L'ultima dimostrazione di impeccabilità l'ha data con la gara di stile fra lei e la regina Maxima d’Olanda, durante la recente visita di quest’ultima al palazzo reale di Amman. Le foto ufficiali hanno suscitato una sfilza di commenti ammirati sia per il vestito a pois di Giambattista Valli indossato da Maxima che per la combinazione top nero a maniche larghe + lunga gonna di jeans della padrona di casa, casual e chic. Se Maxima d’Olanda viene indicata solo di recente fra le blasonate più eleganti del pianeta, Rania è ormai da tempo un’icona di stile incontestata. Il profilo Instagram Rania di Giordania con i suoi 5 milioni e 100 mila follower si consulta, in patria, per aggiornamenti lampo di attualità ma in tutto il resto del mondo lo si fa per vedere come era vestita lei in una determinata occasione. Come al solito, niente può filare liscio. Da qualche tempo a questa parte la 48enne Rania, che finora era intoccabile, comincia a essere bersagliata da critiche molto aspre anche fuori dal suo paese a causa della voce “abbigliamento” nelle uscite della monarchia giordana. Ma perché proprio ora?

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Tutto è nato da un’indiscrezione secondo cui per mantenere ben fornito e prestigioso il guardaroba, colmo di Alexander McQueen e Valentino che sono fra i suoi favoriti, Rania di Giordania in abiti couture - mamma di 4 figli - spenderebbe circa 480 mila dollari l’anno. Uno sproposito, al confronto con i circa 55 mila spesi da Kate Middleton, mentre Meghan Markle sarebbe già nell’occhio del ciclone, a corte, perché ne spende circa 500 mila (e verrà messa in riga, c’è da aspettarselo). Rania invece, amata, coccolata, protetta dalla sua famiglia, non deve rendere conto a nessuno del suo stile di vita. Anzi, il marito, re Abdullah, l’ha sempre spinta a farsi avanti molto più di lui per rappresentare prestigiosamente la nazione con classe e dignità. L’indiscrezione è uscita dal sito Ufo No More, che monitora tutto ciò che indossano i reali in giro per il mondo e che l’aveva posta in cima alla classifica delle più spendaccione, anche se nel ricalcolo attuale pare che sia stata superata dalla Duchessa di Sussex in un colpo solo, quando in vista ufficiale a Dublino con il principe Harry ha effettuato in solo tre ore cambi d'abito per 32 mila dollari. Ma l’accusa verso Rania di Giordania di spendere tanto, mentre il suo paese attraversa una crisi economica complessa dovuta anche alla sua posizione di cuscinetto fra Stati problematici come Siria e Iraq, aveva bisogno di una replica.

Come vuole il protocollo, Rania di Giordania oggi ha affidato la smentita ai suoi curatori di immagine pubblica con una lunga spiegazione pubblicata poi in arabo sulla sua pagina Facebook ufficiale. La scelta di non farlo in inglese probabilmente ha lo scopo di raggiungere il proprio popolo, più che giustificarsi col gossip internazionale. Nel post, molto lungo e in cui viene citato anche il sito Ufo, si spiega che la somma è stata calcolata dai detrattori in base alle immagini delle apparizioni pubbliche della regina, sommando il costo di ogni abito fino ad arrivare ai 480 mila dollari. In verità, spiega il portavoce digitale della regina, la maggior parte degli abiti di Rania di Giordania sono prestati o regalati dalle maison, o acquistati a prezzi di favore. Non era difficile da immaginare: sua altezza Rania di Giordania sarà pure una regina, ma si può considerare una influencer a tutti gli effetti. A quanto sembra, anche i suoi figli godono dello stesso privilegio che può sembrare ingiusto, come un “piove sul bagnato”. Ma è una prassi che fa parte, da sempre, della fama o della nobiltà. Quel che conta è che, no, Rania di Giordania ora non è una novella Maria Antonietta di Francia dissociata dai problemi del suo popolo, anche perché lei è nata di buona famiglia, ma non nobile. E la serie di riconoscimenti che ha ricevuto per gesti umanitari lo dimostrano senza dubbi.