In principio era la fuga a Manhattan per ritrovare le amiche e allontanare le nemiche della Royal Family. Poi è diventato un diario newyorkese di una duchessa in cerca dei tempi andati. Meghan Markle come Jackie Kennedy sola contro tutti nella Grande Mela, lontana da Buckingham Palace e dal chiacchiericcio che solo la stampa britannica sa orchestrare. E non è un caso che Meghan Markle in cappottino nero effetto baby-doll su pantaloni skinny neri e décolletées nude sia apparsa radiosa nelle ore passate a New York. Rispetto al veto di foto & co delle prime ore la moglie di Harry ha calato l’asso: il sorriso su occhiali da sole neri enormi, enormemente comodi, che non indossava dal giorno prima del Royal Wedding. Un cappottino damascato ton sur ton, una tote bag nudo in tinta con le décolletées è la combo molto Angelina Jolie style che riporta Meghan Markle sui magazine americani. Serena, serafica, incinta, rilassata in quello che è stato un mese di tempeste per Meg. Ma come volevasi dimostrare la capacità di muoversi nelle sceneggiature (scritte da altri) è dote molto spiccata nella Duchessa del Sussex.

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Quindi, mentre tutti digitano lo scandalo della cognata di Kate Middleton volata a New York al quasi settimo mese per un baby shower, Meghan Markle sbaraglia la qualunque e se ne va a cena al Polo Bar, il ristorante di Ralph Lauren, con Serena Williams (la mitica) e Jessica Mulroney (la stylist amica): entrambe ampiamente consce di trovarsi in un bagno di flash rispetto agli incontri dei mesi precedenti. Ma anche qui: Meghan Markle in terra americana non teme i difettucci di etichetta e si trascina una borsa nera arricciata tra le mani (di Stella McCartney), prende sotto braccio l’amico fidato Markus Anderson (tra i big dei club Soho House sparsi nel mondo), si concede la cavalcata su stivali neri di satin (wow) di Isabal Marant e ricicla il cappotto da 2.500 sterline dell’altra amica Victoria Beckham (mancata per un soffio dacché ha scelto di sfilare a Londra e non come al solito a New York). Tutto va bene, benissimo: tutto quello che indossa Meg parla delle donne che la sostengono in terra anglofona.

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Lontano da corte Meghan Markle viaggia spedita come se fosse libera da qualcosa/qualcuno? Nel breve viaggio a New York Meghan Markle se ne va al museo (the Board) esce dall’hotel (The Mark) e saluta con la manina royal curiosi e sostenitori della duchessa americana prestata alla corona: raffica di sorrisi, volto disteso, gambe issate su stiletti che non temono un solo cedimento di immagine (e di personalità che nel caso di Meg vale cento). Il suo ritorno in Inghilterra sarà più brusco dopo le ondate d’affetto a stelle e strisce? Il suo pancione da toto-gemelli sarà di nuovo raccontato da abiti aderenti e chignon tiratissimi come impone il protocollo del no-waves in eventi troppo istituzionali? C’è sempre un piano B: e si chiama Manhattan.

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