Di oro colato e laccato, di smokey eyes saturo e polveroso, di lacca e piastra per capelli leziosi. La foto su Instagram di Elizabeth Hurley da giovane vestita di poco (e niente), truccata con molto (fard, quando ancora il termine blush non era riuscito a soppiantarlo), resa eterna quanto basta (per rimanere una delle donne che ha fatto/visto nascere/accompagnato sul finire gli anni Novanta). Elizabeth Hurley oggi fashion designer di costumi da bagno & accessori della moda mare a-generazionale, Elizabeth Hurley ieri topmodel che ha inconsciamente chiesto al mondo di accorgersi di lei quando alla première di Quattro matrimoni e un funerale cingeva la vita di Hugh Grant. L’ex scapolo d’oro d’Inghilterra (secondo solo al Principe Harry, ça va sans dire) che ci aveva visto (lunghissimo) quando nel 1987 inizia a frequentare la futura supemodella made in Hampshire, la futura pupilla formato 16:9 di Austin Powers, la futura Bond Girl 2020. Okay okay okay, ferma e riavvolgi tutto. Cosa c’entra Elizabeth Hurley ora con la saga dell’agente segreto più famoso che la filmografia internazionale ricordi? C’entra che da quando su Instagram Elizabeth Hurley in abito dorato AKA tutina da catwoman prestata al controspionaggio ha pubblicato lo scatto nostalgico datato 1999, in cui presenta il documentario The World of James Bond, il web non ha fatto altro che pronosticare un suo ritorno in grande sul grande schermo.

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“Negli anni i produttori hanno cercato in tutti i modi di convincere Liz a partecipare da protagonista ad un film di James Bond”, afferma su Media Mass una fonte molto vicina alla modella classe 1965. “Ma alla fine non si riusciva mai a trovare un accordo. A Hollywood si vocifera ci sia un contratto in lavorazione adesso, ad appena un paio d’anni dal lancio della prossima pellicola di James Bond”. Che la foto di Elizabeth Hurley in abito dorato sui social nasconda messaggi subliminali tra le righe ops pixel dei nostri piccolissimi schermi? Che dopo decenni di Bond Girl appena maggiorenni, le produzioni a stelle e strisce siano decise nell’assumere una partner in crime che abbia superato i cinquanta? Che dopo la pubblicazione di album fotografici online devoti ai bikini ageless, il fotoromanzo di vita di Elizabeth Hurley su Instagram sarà tutto un susseguirsi di slip dress scivolati, smoking da donna accollati, reggicalze affilati (da katane con la licenza di uccidere)?