Con un cappotto blu Cina aveva celebrato l’Inghilterra, e la sua principessa (più)triste. Con un maxi fiocco-collier aveva onorato gli armadi delle parigine, e della prima donna della ville lumière. Con una giacca in pelle Charlène di Monaco oggi glorifica i look da rockeuse che ogni reale vorrebbe/dovrebbe indossare almeno una volta dall’inizio del suo mandato, ma che è costretta a saltare a pie’ pari, ristretta in tubini in tweed pastello e velette da Compasso d’Oro del macramè. In visita ad Abu Dhabi, la moglie di Alberto II di Monaco e il suo taglio capelli tomboy, quel pixie cut platino che ci fa dire “è nato prima su Charlize Theron o su Charlène Wittstock?”, ha lasciato che i revers di una giacca in pelle nera facessero da filtro couture tra la sua pelle nuda e l’umidità degli Emirati Arabi Uniti.

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Mentre tutto il Principato (e oltre) si chiede il perché dell’assenza di Alberto e Charlène di Monaco al Ballo della Rosa 2019 (l’evento dell’anno a Montecarlo dove Charlotte Casiraghi ha osato l’inosabile), la prima nuotatrice ad aver conquistato l’oro (dei Grimaldi) ha sorvolato la cena di raccolta fondi per la Fondazione Princesse-Grace per il quarto anno consecutivo. C’è chi pronostica una crisi matrimoniale (forse gli stessi che davano per terminato il fidanzamento di Charlotte Casiraghi e Dimitri Rassam…), chi rilancia le polemiche periodiche della sua rivalità con la cognata Carolina, chi assicura che alle paillettes monegasche preferisca di gran lunga i cotoni bianchi delle fasce dei gemellini Gabriella e Giacomo di Monaco. In quello che è l’ultimo dei party a tema curato da Karl Lagerfeld, quest’anno l’ispirazione era la Riviera degli anni Cinquanta (la dolce vita della Costa Azzurra che ritorna anche nella sfilata di Chanel Primavera Estate 2019 on the beach), di Charlène di Monaco nemmeno una scia di eau de parfum… La stessa che ha preferito mescolare alle calde fragranze arabe protetta soltanto da un chiodo.