C’era una volta Pamela Anderson, la regina dei Sette Regni dei telefilm anni 90 arrivata da Baywatch a Cannes 2019, protagonista di lovestory da romanzo classico. Eroina di social che non le appartengono, tributata su Instagram con un #tb che odora di crema solare e sabbia a fine giornata. Ecco Pamela Anderson arriva al Festival di Cannes 2019 a confermare a confermare che i tempi di Baywatch (e remake non richiesti) sono più che finiti. La ex signora Lee, la prova vivente che si può cambiare idea sulla chirurgia estetica molte e molte volte, presenzia all’amfAR Gala di Cannes in una nuvola rosa drappeggiata opta per il minimalismo degli accessori con un punto luce al polso, il bracciale Tango e pendenti Iconica di Pomellato, scruta il parterre, si lascia fotografare, non si lascia scalfire.

preview for Pamela Anderson helping Julian Assange

La ex fidanzata di Julian Assange, colei che viaggiava da Los Angeles a Londra per amore dell’uomo dietro Wikileaks non tenta di sorprendere all’Hotel du Cap Eden Roc dove si è tenuta la 26esima edizione dell’amfAR: la sua presenza è già la conferma di una serie di cliché sul suo conto smantellati una bracciata oceanica dopo l’altra. A 51 anni Pamela Anderson è arriva in Croisette accompagnata dal figlio Brandon Thomas Lee, petto tatuato come il padre, occhiale Seventies e total look bianco. Da tempo legata al giocatore francese Adil Rami Pamela Anderson aveva fatto visita a maggio ad Assange arrestato mettendo fine alla sua battaglia: e lei, silenziosa, era rimasta a protestare con la sola presenza. A Cannes, mentre sfilano i gotha del cinema che non l’hanno mai davvero guardata con occhi diversi da quel costume rosso, Pamela Anderson ha la credibilità che le spetta. Altra spiaggia, altro mare.

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