Cosa c’è nella foto di Serena Williams su Harper’s Bazaar? Cosa c’è nella foto dove Serena Williams si mostra unretouched ma sopratutto uncut and unbelievably stunning? Non è solo la questione di empowerment che la tennista americana maggior campionessa di tutti i tempi ha ripetutamente insegnato e fatto ripassare ad almeno un paio di generazioni, facciamo pure tre. Nella foto copertina del numero di agosto di Harper’s Bazaar Serena Williams non è soltanto una colata di oro purissimo a 24k, dai capelli segreti alle gambe potenti, ai gioielli che la adornano come la regina che è. Sarebbe troppo didascalico fermarsi alla posa di spalle con sguardo dritto in camera, o plaudere la scelta di non ritoccare la foto in alcun modo. Gold totale nei segni visibili, nell'abaco delle cicatrici da contare/spuntare, la meraviglia naturale della pelle.

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Nella foto di Serena Williams in look dorato c’è anche la rinascita della fenice bruciata dai pettegolezzi e dalle cattiverie. La golden woman del tennis a 37 anni e più di 20 di carriera sa quali sono i suoi punti fermi. “Crescere come la più giovane di 5 figlie mi ha insegnato a combattere per tutto quello che volevo. Non smetterò mai di alzare la voce contro l’ingiustizia” scrive la tennista nell’editoriale. Serena Williams è una guerriera vera, la tennista che ha (ri)portato le battaglie sociali e civili sulla terra rossa, l'atleta donna che si è scagliata contro le regole assurde sul congedo di maternità, la femminista che non ha avuto remore nel tacciare un giudice di gara di sessismo nel pieno della finale degli US Open. Quella finale che le è costata il titolo, l’ha esposta pubblicamente agli attacchi di tutti, l’ha fatta appellare come insensibile nei confronti del (primo) trionfo della rivale Naomi Osaka soltanto per tenere il punto.

Dopo quella finale ha mollato la racchetta. Avrebbe voluto smettere, non trovava motivazioni. Andare in terapia e riuscire a scrivere le parole di scuse necessarie a Naomi Osaka, che le ha risposto dandole la giusta prospettiva (“Le persone possono confondere la rabbia con la forza perché non sanno fare differenza tra le due. Nessuno si è mai battuto per se stesso come fai tu e devi continuare assolutamente ad essere una pioniera”), l’hanno convinta a non mollare. Nell'abito di Serena Williams su Harper’s Bazaar c’è anche questo: l’assoluta naturalezza del comprendere dove siano stati gli errori, l’accoglienza di un momento difficile come necessario, la preziosa ricchezza di una forza femminile troppo spesso silenziata. È il punto cruciale della nuova Serena Williams, non solo campionessa di tennis e simbolo per giovanissime colleghe, ma ambasciatrice di un femminismo felice: “Questo incidente ha fatto vedere come migliaia di donne sono trattate ogni giorno. Non possiamo avere emozioni, non possiamo essere passionali. Ci dicono di stare sedute e tranquille, che non è proprio una cosa che mi piaccia. È una vergogna che la società penalizzi le donne solo perché sono se stesse”.

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