Mani in tasca e profilo a favore di camera: Kristen Stewart arriva a Venezia 76 imitando la posa classica di Woody Allen, regista che l’ha portata indietro nel tempo in Café Society. Ma la posa mascolina soft, il passo deciso e lo sguardo a favore di camera con scarpe stringate un po’ Charlot sono scelte di linguaggio del corpo molto chiare di una 29enne che non ha bisogno di imitare nessun altro. I pantaloni di Kristen Stewart maschili, ampi, su polo di maglia über chic - il cui bon ton è stato prontamente limitato delle catene collier - è un total look Chanel. Ovvio, per la musa americana della maison di Gabrielle. E non è un caso neppure che sia proprio una musa americana amata da un brand francese a interpretare la musa della Nouvelle Vague, Jean Seberg nel biopic omonimo diretto da Benedict Andrews arrivato in Laguna e prodotto da Amazon Studios.

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Stephane Cardinale - Corbis//Getty Images

I capelli di Kristen Stewart parlando altrettanto da soli: bleach biondo con una ricrescita nature per un taglio corto che ha reso Jean la non parigina che passeggiava con la maglia dell’Herald Tribune e Jean-Paul Belmondo al suo fianco in Fino all’ultimo respiro. Il futuro di Kristen Stewart sposata o no con Dylan Meyer, l’attrice che ha dimenticato l’angelo di una vita, Stella Maxwell passerà il turno dei critici cinematografici che alla Mostra della settima arte cercano - da decenni - l’erede della Seberg, amante di una delle Pantere nere più complesse della storia d’America? Nel dubbio madame Stewart alza i tacchi, sfida la folla di fotografi and co e svanisce nuovamente. Imprendibile, come fu la divina Seberg.

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