Guardando la foto di Bella Hadid alla sfilata di Thierry Mugler Primavera Estate 2020 ho pensato che sarei dovuta stare più attenta alle lezioni di geometria alle elementari. Così, forse, avrei compreso quale equazione si nascondeva dietro il look con più triangoli isosceli e scaleni, rette e perpendicolari di tutta la Fashion Week di Parigi. L’uomo che ha ridefinito gli estremi del corpo umano attraverso nuove e inedite proporzioni couture, talvolta servendosi di gomma, silicone e metallo, ha ironizzato spesso sul concetto di contenuto e contenitore, umano ed extraterrestre, trompe l’oeil e realtà. E, pur avendo passato il testimone nel 2011 a Nicola Formichetti e Romain Kremer, successivamente accolto da David Koma e Casey Cadwallader, la sua visione fuori dagli schemi - del corpo così come anatomia da manuale insegna - è rimasta l’eredità di Maison più preziosa, diluita di stagione in stagione, creative director dopo creative director, défilé dopo défilé.

Mugler : Runway - Paris Fashion Week - Womenswear Spring Summer 2020pinterest
Victor VIRGILE//Getty Images
Bella Hadid alla sfilata di Thierry Mugler Primavera Estate 2020

Patrimonio stilistico traghettato fino all’ultima sfilata di Thierry Mugler, aperta dal look più dibattuto nella notte della ville lumière. La minore delle sorelle supermodelle Hadid, Bella, indossa una giacca da smoking over solo per la lunghezza delle maniche. Il resto, è già storia della Settimana della Moda che confessa al grande pubblico le tendenze moda della Primavera Estate 2020. Mentre i revers del mini blazer lasciano intravedere il décolleté (s)coperto appena da un bra con cordoncini-spaghetto, il corpetto effetto steccato è un continuum in nylon impalpabile dei collant con riga anteriore e fascia in vita, quasi a ricordare l’accenno di un cuore. Lo stesso che servirebbe per guardare all’outfit di Bella Hadid con lucidità, senza concedere allo stupore momenti di protagonismo estremo.

Mugler : Runway - Paris Fashion Week - Womenswear Spring Summer 2020pinterest
Pierre Suu//Getty Images
Bella Hadid alla sfilata di Thierry Mugler Primavera Estate 2020

I sandali alla schiava che avviluppano metà polpaccio in una dolce morsa couture, i cerchietti in metallo a contrasto, a richiamare la lunga coda finta di catenelle sottilissime, probabilmente l’accessorio per capelli che i brand del fast fashion s’impegneranno a replicare tra 3, 2, 1… Lo stiletto-gioiello (killer) che come un bijou impreziosisce la monta del piede, per affondare poi in una punta affilatissima, geometrica anch’essa. Anni Duemila (inoltrati) chiamano gli anni Quaranta (post bellici), di fronte al paio di collant che la storia della moda ha battezzato come strumento di seduzione incontestato e incontrastato. Dalle palette color carne di Mamie Van Doren alla rete fitta di Marilyn Monroe, preda e cacciatrice al tempo stesso, dalle stampe lisergiche dei Sessanta ai neon coprenti di Jane Fonda e le sue lezioni di aerobica in VHS, dalle autoreggenti di Sophia Loren profumate di spaghetti pomodoro e basilico… Ai collant di Bella Hadid per Thierry Mugler, iconici, eroici semplicemente erotici, che adempiono all'unica e autentica vocazione del couturier di Strasburgo, "lo spettacolo".