La prima notte di ottobre, l’ultimo giorno di Fashion Week parigina, la ville lumière, la Belle Époque di Nicolas Ghesquière. Come un set cinematografico, più di un set cinematografico, come una scenografia couture, più di una scenografia couture. Alla sfilata Louis Vuitton primavera Estate 2020, Jessica Biel e Justin Timberlake arrivano sotto un cielo brunito dai primi rintocchi del tramonto sotto gli occhi (in)discreti della Tour Eiffel. Quattro mani che si intrecciano, quattro gambe che mostrano quell’andare così self confident all’americana, Justin Timberlake ora eterna popstar, marito e padre da romanzo rosa “scorta” Jessica Biel gonna longuette a righe maxi, come lo spacco che le (s)copre le gambe adagio. Le stesse in grado di endorsare i leggings migliori su Instagram, ipse dixit. Insieme a loro, noi, cresciuti a pane e video su Mtv e/o serie tv da doposcuola, e mentre la giovane coppia tra le più longeve di Hollywood siede fra le prime file della passerella, i throwback ai Novanta sono flashback che vanno a ritmo di Rock your body o della sigla di Settimo Cielo.
A chiudere la Settimana della Moda di Parigi ci pensa Nicolas Ghesquière, con un’installazione in stile (pop) art nouveau su grande schermo, in stile grandeur di Francia su défilé. Tra gli spalti couture della sfilata che lo stesso creative director ha definito un’omaggio all’epoca in cui il tricolore francese era più luminoso che mai, gli ospiti stellati della passerella che svela le tendenze moda 2020 primavera estate di Louis Vuitton sono tantissime. Da Alicia Vikander, la Danish Girl prestata ai calzoncini di Tomb Rider, Jennifer Connelly, fresca di festeggiamenti per il ventennale della serie tv Friends, e ancora, Catherine Deneuve, Mark Ronson, Stacy Martin… E, infine, loro, Justin Timberlake e Jessica Biel e quel bacio rubato fra i riflettori di una città (e una fashion week) che ritorna a splendere, ancora.
