Ci si può vestire di nero a un matrimonio? Si può essere più appariscenti della sposa? È giusto osare velo e strascico formato XXL? Queste, sono le domande che Ashley Olsen NON si è posta prima di andare al matrimonio del weekend, ovvero il matrimonio di Jennifer Lawrence e Cooke Maroney. Una scenografia che è una villa a Rhode Island, una lista di invitati che è un cast stellare, da Sienna Miller a Emma Stone e Kris Jenner, alla coppia Ashley Olsen Louis Eisner fidanzato della gemella Olsen da pochissimi mesi. L’arrivo è understatement, come sempre per la co-fondatrice del brand di lusso à porter The Row, il look di Ashley Olsen un po’ meno. Un voluminos(issim)o abito Marc Jacobs à pois nero e silver, occhiali da sole Chanel (in puro stile anni Novanta, ovvero in puro stile Ashley Olsen), una barrette per capelli ton sur ton di Alexandre de Paris per fermare delicatamente il taglio capelli medio mosso platino, copiatissimo dal 1999 a oggi.

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C’è chi si chiede dove sia Mary-Kate Olsen, partner in crime di Ashley sin dalle prime serie tv di inizio anni Novanta e oggi socia in affari per lo sviluppo della label The Row ovvero il brand moda che “ruba” codici couture dalla fine del secolo scorso per rieditarli in chiave avant-garde. Moglie di Olivier Sarkozy, fratellastro dell’ex presidente francese Nicolas, Mary-Kate Olsen non pervenuta al matrimonio di Jennifer Lawrence e Cooke Maroney. A presenziare alle nozze della musa di Maria Grazia Chiuri per Dior, è Ashley Olsen in abito total black, total(mente) disinteressato dal galateo dell’ospite a un matrimonio. Vestirsi di nero non è cosa buona e giusta e attenta agli auspici rosei dei futuri sposi? Je m’en fous. Indossare un long dress con spalline più voluminose dei fiori sull’altare? Je m’en fous. Anticipare la notte di Halloween al matrimonio a stelle e strisce dell'anno? Je m'en fous.