El ritual di scrollare Instagram può lasciare senza fiato. L’ultima foto di Beyoncé in slip bordeaux è il suo corpo che (si) fa advertising, il lato B di Beyoncé velato da una gentile cascata di treccine con il suo logo, lì, al centro. Una foto tradizionalmente senza didascalie, ma in questo caso c’era poco bisogno di specificare. Sono stati i capelli di Beyoncé in treccine strette a raccontare il motivo della foto che ha fermato lo scrolling: perline su perline a comporre la scritta Ivy Park, la linea di Beyoncé che ha siglato una nuova collaborazione fashion con adidas. La regina del personal branding degli anni zero ha firmato una capsule di abiti gender-neutral che sarà in vendita dal 18 gennaio, con colori che lei ama molto (oxblood, dettagli tangerine) e un tocco di divertimento che non manca mai. Per quanto riguarda il mondo musicale, invece, smentite su smentite: niente nuovo album (ancora), niente residency di Beyoncé a Las Vegas come ha negato prontamente il suo portavoce a Variety.

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Non solo la voce naturalmente immensa, ma il corpo di Beyoncé. Che non nasconde mai perché è un manifesto di intenti. Mostrare q.b., usarlo per esprimersi, interpretare, vivere. Il corpo della diva perfezionista indefessa dello showbiz spettacolare (Homecoming vi dice niente?) è anche il corpo di una donna che è cambiato/cresciuto/maturato sotto gli occhi attenti dei media. Subendone l'invasione senza filtri. “Se qualcuno 15 anni fa mi avesse detto che il mio corpo avrebbe affrontato così tanti cambiamenti e fluttuazioni, e che mi sarei sentiva molto più donna e sicura con le mie curve, non gli avrei creduto” ha raccontato la popstar a Elle USA nell’intervista di copertina costruita con le domande dei fan. Rivelando anche i piccoli dettagli dolorosi di una vita che è sempre sembrata invincibile: “Ho imparato che il dolore e la perdita in realtà sono dei regali. Avere avuto aborti mi ha insegnato che dovevo fare da madre a me stessa prima di poterlo fare ad altri. Poi ho avuto Blue, e la ricerca del mio obiettivo è stata molto più profonda” ha continuato la cantante. Alla prima dei figli di Beyoncé Blue Ivy è stato intitolato anche il marchio di activewear della madre e oggi sembra sempre di più una mini me di Queen Bey. I gemelli Rumi e Sir, a differenza della sorella maggiore, sono stati meno esposti e al momento sono troppo piccoli per prendersi le attenzioni affamate della stampa.

Beyoncé non inganna, ragiona da macchina dello spettacolo quale è sempre stata. Si concede, risponde sibillina, posa su Instagram senza parole scritte lasciando al suo corpo il compito di parlare. Il lato B di Beyoncé, il suo fisico, i pancioni, le gambe, i look, le scelte di stile, i capelli, tutto è stato dibattuto e criticato con veemenza. Ma per Beyoncé oggi questo è il punto di non ritorno: “Fregarsene zero è la cosa più liberatoria che esista, e anche sapere che la bellezza è qualcosa che non si può vedere. Vorrei che le persone si concentrassero di più sulla scoperta della bellezza dentro di loro, invece di criticare le caratteristiche degli altri”.