Il segreto dello stile di Jackie, first lady d'America, e gran dama dell'eleganza connaturata al DNA e poi coltivata sapientemente tra Capri e Roma, in vacanza con Valentino Garavani, e ancora tra Parigi e gli Hamptons si trova in una foto che riassume efficacemente come vestirsi a 50 anni quanto a 25. Perché questo scatto del 1976 è la prova provata di come Jacqueline Kennedy precorresse i tempi, e le stagioni, anche quelle della vita. Il vaporetto sta per attraccare al porto di New York, Jackie è vedova da un anno dell'armatore greco Aristotele Onassis – sfibrato da una malattia muscolare e dalla morte del figlio Alexander, morto in un incidente aereo – ma nessuno dei crucci e dei dolori immensi che ha già sperimentato in soli 47 anni d'età sembra solcare il suo viso.

Abituata dall'etichetta presidenziale acquisita quasi 20 anni prima, sorride mentre il vento le scompiglia i capelli, sullo sfondo la geometria metropolitana dello skyline di lower Manhattan. Jackie O. aveva 47 anni, ma l'abbigliamento era già da 50enne consapevole, femminile, pacificata, sofisticata – unica categoria, quella dell'über-chic, che ha sempre esercitato senza badare alla misura. E ogni pezzo scelto per quel giorno specifico racconta della sua capacità di essere all'altezza della situazione, a prescindere dal grado di (in)formalità dell'evento, e spiccare tra la folla, pur senza ostentare il suo status di leggenda entrata nei libri di storia e nella memoria perpetua del jet-set globale. Così, ce la si immagina scegliere dei pantaloni capri bianchi, di quelli perfetti per andare in barca a Hyannis Port, residenza estiva e già mitologica dei Kennedy, vademecum illustrato su come salire a bordo di un'imbarcazione. In effetti, oltre a salire su una barca, quel giorno Jackie era andata a fare visita allo Snug Harbour Cultural center, istituzione benefica che ospitava marinai in pensione, facendo loro vivere gli ultimi anni di vita in un paradiso bucolico, nel mezzo dei giardini botanici di Staten Island. Qualche centimetro di pelle si intravede dalla camicia in seta con maniche corte, quel tanto che basta a mostrare una canotta bianca. Per un pezzo di stoffa di cui si intuiscono i profili riesce a passare una semplicità raffinata, che seduce senza mai essere neanche lontanamente provocante. In realtà, però, sono gli accessori, i dettagli, a raccontare meglio di qualunque pezzo d'abbigliamento la storia e la tempra di una donna a suo agio con il suo percorso di vita: abbandonato il doppio giro di perle degli anni presidenziali, bon chic bon genre, Jackie ha infatti puntato su una collana statement, d'impatto, nella sua essenziale semplicità. Il girocollo in oro è simile ai monili scenografici delle divinità greche, e quindi simbolicamente più vicino ad Onassis che a J.F.K..

L'elemento di continuità con il passato, la sua lealtà alle origini è in quell'orologio, il Tank di Cartier sfoggiato in molteplici occasioni, e regalatole dal cognato Stas Radziwill, principe polacco che sposò sua sorella Lee. A certificarne la provenienza è un'iscrizione sul retro, che ricorda un'occasione particolare, nella quale si cementò l'amicizia tra i due: "From Stas to Jackie, 1963 23 Feb. 63 – 2:05 am to 9:35 pm.” La data è quella di una famosa passeggiata a Palm Beach lunga 50 miglia: si era negli anni nei quali nella politica kennediana si puntava molto anche sul classico adagio "mens sana in corpore sano", e J.F.K aveva ritrovato un ordine di Teddy Roosevelt che imponeva ai marine – come esercizio fisico – una camminata di 50 miglia da effettuarsi nel tempo di 20 ore. Un cammino di Santiago "Palm Beach edition", che ovviamente gli uomini della famiglia furono chiamati a ripetere. Robert Kennedy la completò in 17 ore, mentre Stas insieme all'amico Chuck Spalding imboccò la Sunshine highway appena completata, dirigendosi da Miami verso Fort Pierce, accompagnato da un agente della scorta presidenziale. La first couple fece loro visita in mattinata, per poi lasciarli proseguire il percorso. La missione fu portata a compimento da Stas, che Jackie volle celebrare realizzando per lui un dipinto che commemorasse il traguardo: nell'immagine si vedono Stas e Chuck che camminano sullo sfondo verde, con l'iscrizione che riportava la data, e l'ora, con la dedica "From Jackie to Stas, with love and admiration". Quell'orologio, così carico di ricordi, è stato venduto all'asta The Rare Watches and American Icons New York sale, organizzata da Christie's nel 2017. A comprarlo, per 379 mila dollari, è stata un'altra donna, totalmente opposta, Kim Kardashian. E chissà se in quel pezzo Kim vede un cimelio portafortuna, che le possa regalare la stessa, imparagonabile, classe. La classe di una donna che a 47 anni era già la cinquantenne meglio vestita del globo.