#Tb, #tb e ancora #tb: ma ci sarà un motivo se gli anni dei ricordi sono il menu stellare di Instagram. Un costante tuffo carpiato nella nostalgia o nel vintage quale nuova, ritrovata, economia? Le fan page di celebs che dieci anni fa indossavano borse pagate di tasca loro - decadi prima del product placement arrivato con Instagram - scavano nei ricordi per trovare chicche come la borsa di Charlotte Casiraghi. Ovvio: nel casato monegasco non si ritrovano borse qualunque ma una borsa Hermès Lindy, capiente, pratica, eternamente chic come Charlotte Casiraghi che osa tutto - jumpsuit di paillettes omaggio allo Studio 54 - ma poi torna a casa, casa Hermès, con una borsa che ha il suo plus nell’essere discreta, lontana dalla fama di nonna Grace & la “Kelly” o il collezionismo di Jane & la “Birkin”.

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Ritrovamenti ufficiali che planano sulle piattaforme digitali dove comprare borse usate di marca: imperi del riciclo che non conoscono gradi di separazione tra principesse e comuni mortali. Sul francese Vestiaire Collective, il brand francese è tra i più amati e supportati dalla community che scambia, acquista, ritrova borse Kelly da 3mila euro o anche zaini in tela con uno zero in meno e un seguito di like non per questo minore. Charlotte Casiraghi si meriterebbe una Charlotte bag? Ha smantellato la dicitura “shabby chic” in un quinquennio, ha indossato sneakers e jeans boyfriend alternandoli alle minigonne di Anthony Vaccarello da Saint Laurent (di cui è musa), ha scelto la shopping bag più comoda della maison del lusso. Di nicchia, come sempre, come solo Charlotte.

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