Di tutte le sfumature scelse la più difficile. Di tutti gli abiti scelse un ossimoro, il più semplice, il più complicato. Di tutte le decadi per brillare di luce propria scelse la più giusta. È il 1995, siamo a Parigi, nel dietrolequinte della sfilata di Versace Haute Couture Primavera Estate, Carla Bruni in abito lungo in seta, minimalista, fulminante, eclatante viene immortalata nello scatto che farà sognare ogni generazione (di topmodel e non) per un’eternità. Abbracciata, delicatamente, sensualmente, all’amico Arno Klarsfeld, colei che diventerà la futura first lady di Francia, sposando il premier Nicolas Sarkozy 13 anni dopo, è l’incarnazione del sogno americano, italiano, francese, mondiale di ogni ragazza che ha sognato almeno una volta nella vita di falcare le passerelle più patinate/blasonate/patinate della storia della moda.

carla bruni et son ami arno klarsfeld au défilé versace haute couture printempseté en janvier 1995, paris, france photo by pool patarnalgamma rapho via getty imagespinterest
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Le ciocche della frangia a tendina, poi diventata icona parisienne, lo chignon morbido, basso, accoccolato sulla nuca, l’incarnato cipriato tipico del make up anni Novanta (dentor e fuori le passerelle), lo sguardo che gentilmente si posa verso l’infinito (e oltre) della sua carriera, la foto di Carla Bruni giovane, 28 anni appena, (ri)posa tra le pagine dei libri della moda, di quei momenti che il fashion business difficilmente scorderà. Il ton sur ton dello slip dress che Kate Moss prima e dopo e insieme a lei ha glorificato più e più volte, fa coppia con il paio di pump in suède dello stesso colore, l’azzurro polveroso che inietta gli occhi di chi guarda di bellezza fin sopra lo spacco audace e glorioso. La scollatura a cuore (au contraire), le spalline sottili, "spaghetti straps" direbbero nel Nuovo Continente, la posa (in)naturale, chi era Carla Bruni ieri, chi è Carla Bruni oggi, lo sguardo misterioso che potrebbe essere stato dipinto da Leonardo Da Vinci, che inventerà appena una manciata di anni dopo l’espressione tra le più romantiche della canzone francese, quelqu'un m'a dit que tu m'aimais encore