Quando finisce una relazione si cambia, dentro e fuori. O con un taglio di capelli, un nuovo paio di scarpe, oppure regalandosi un gioiello. Esempio degli esempi è l'anello di Lady D da cocktail, in acquamarina, firmato Asprey, marchio di haute joaillerie e accessori di lusso inglese. E questo accade nel 1996, qualche mese dopo il divorzio con il principe Carlo, avvenuto il 28 agosto del 1996. Ventidue anni dopo. È il 19 maggio 2018. Un’assolata giornata di sole dà gioia ai tipici cieli plumbei inglesi. Due sposi, Harry e Meghan Markle, sorridono felici mentre salgono su una Jaguar (rigorosamente elettrica) mentre si apprestano a ospitare la evening reception del loro matrimonio. Lui elegantissimo e sorridente, lei in un abito Givenchy, scarpe Aquazzura, orecchini di diamanti par Cartier e un anello. Quell’anello. Il monile che la principessa del popolo - come la definisce l'allora primo ministro Tony Blair durante il discorso funebre dedicato a Diana nel 1997, e così tutta la stampa britannica - si è fatta fare su misura dalla maison di alta gioielleria made in UK.

editors note retransmission of 960192808 with alternate crop diana, princess of wales wears an emerald cut aquamarine ring as she attends the victor chang research institute dinner dance during her visit to sydney, australia photo by julian parkeruk press via getty imagespinterest
Julian Parker//Getty Images
Il cocktail ring firmato Asprey all’anulare della principessa Diana

La particolarità dell'anello di Lady D, noto come Asprey's ring, è del tutto simbolica. Certamente è il dono che la Diana si è fatta per festeggiare la separazione definitiva dal marito - ricordiamo che sentenzia qualche giorno dopo, motivando la scelta di entrambi: “Abbiamo finito con l’esaurirci” -; ma è un regalo emblematico anche per un altro motivo: l’anello di fidanzamento che Charles le dà come promessa di matrimonio, ora sull’anulare di Kate. Quel pezzo di gioielleria realizzato da Garrard & Co vanta una forma tonda, e le pietre con cui è adornato sono uno zaffiro (al centro) e diamanti. Il blu è molto visibile, difficile non notarlo. È un anello appariscente, facente parte di diritto dei gioielli della corona. L’anello in acquamarina di Lady D è decisamente molto più sobrio: forma quadrata, senza diamanti; probabilmente il metallo in qui la pietra azzurra è incastonata è il platino. Niente di più semplice e raffinato.

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Diana sul red carpet della Victor Chang Research Institute Dinner Dance, durante la sua visita in Australia

La principessa, la quale sposa Carlo il 29 luglio 1981 nella cattedrale di Saint Paul a Londra, non ammette mai il motivo per cui si è regalata l’Asprey's ring, divenuto famoso dopo averlo indossato in Australia mentre partecipa alla Victor Chang Research Institute Dinner Dance, ma immaginare non costa nulla. E pensare che lo abbia fatto per riconoscere nelle linee pure dell’oggetto una rinascita non è impossibile. Infatti in quegli anni di separazione (avvenuta nel 1992) e poi di divorzio, Diana si batte per i diritti dei più deboli, partecipa a escursioni nei campi minati in Angola, incontra i leader di tutto il mondo e a loro dice di occuparsi di problemi come l’Aids. Tutte azioni rivolte a costruire un mondo migliore, rintracciabili, idealmente, in quello splendido monile in acquamarina. Guarda caso la pietra, secondo diversi esperti in cristallo-terapia, ha come proprietà quella di aiutare ad abbandonare i vecchi problemi emotivi, a cui si è rimasti ancorati nel passato. Incentiva l’abbandono della rabbia, spingendo verso cambiamenti positivi. Stimola, infine, il superamento del dolore. Il concetto di autoguarigione in versione cocktail ring.