Il sorriso sulle labbra di Carolina di Monaco riappariva timido, in quel Natale 1993, a tre anni dalla morte di Stefano Casiraghi, l’uomo che lei stessa “definirà il più grande amore della sua vita”. Un matrimonio e molti lustri dopo. Nella scenografia-cuore della vita dei reali monegaschi, il Principato di Monaco, una 36enne Carolina di Monaco con due matrimoni, tre figli e un lutto alle spalle, si lasciava avvolgere dall’aria delle feste che si respirava tutt’attorno l’albero di Natale e la cerimonia di accensione tradizionale, a cui i royals partecipavano ossequiosi del galateo dinastico. In un blazer dress nero in velluto scivolato, la cui apertura ampia sul décolleté non permetteva trasparenze carnali, bensì inamidate, come la camicia bianca dal colletto XXL e pussy bow color liquirizia in vista, l’abito di Carolina di Monaco azzerava le epoche couture che dividevano gli armadi reali da quelli dei sudditi monegaschi.
Sorride, quasi inaspettatamente, mentre gli occhi di una platea di grandi e piccoli sudditi del Principato la cinge con gli sguardi. Carolina di Monaco anni Novanta, dal look rigoroso e iper femminile, dal make up dai toni della terra (e il rossetto color mattone è la nemesi del mondo beauty dell’ultima decade del secolo scorso), si appresta a incartare pacchetti da donare ai bimbi della città, mentre gioca con loro come era solita fare con i piccoli Andrea, Pierre, Charlotte Casiraghi. L’amore per quei figli, strumento di forza e amore potentissimo, che l’ha aiutata ad andare avanti, voltare pagina, a riprendersi dallo shock più grande della sua vita. L’amore per quei figli che oggi vive negli occhi dei nipotini, nelle spalle di quegli ex bambini pronti a stringerla, a ricambiare attenzioni e affetto eterno, quello che ogni donna che si è battuta per la propria famiglia merita.
