“In un anno che è stato impegnativo per tutti, sono stata colpita dalle storie di compassione nelle nostre comunità. In tutto il paese, le persone hanno messo da parte i propri bisogni per sostenere gli altri”, quella voce, quelle movenze, quegli occhi, quel parlare composto e ipnotico, a sorpresa sulla CNN l’ultimo video di Meghan Markle fa il giro del mondo in meno di 12 ore. La Duchessa di Sussex è apparsa la scorsa domenica sera, senza preavviso, nello speciale televisivo Heroes: An All-Star Tribute, per ringraziare tutti coloro che durante la pandemia si sono preoccupati di aiutare i più sfortunati attraverso opere di bene. Chignon messy, frangetta a tendina lunga, make up naturale sui toni del rosa, labbra effetto metallo liquido, una blusa en pendant con tanto di pussy bow (vezzo couture amatissimo dall’ex première dame Melania Trump), il look di Meghan Markle oggi in primo piano seduta su una panchina, alle spalle un giardino fiorito, scenografia di un cortometraggio della durata di due minuti e poco più.

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“Per molte famiglie l’impatto della pandemia è stato catastrofico. Troppe si sono trovate di fronte a una domanda straziante: come metterò il cibo in tavola per la mia famiglia? Ma di fronte a questa realtà devastante, abbiamo visto il bene nelle persone, in intere comunità che non sono rimaste a guardare mentre i loro vicini soffrivano la fame”, ha raccontato Meghan Markle ora sotto i riflettori dopo il suo ultimo discorso-confessione sull’aborto spontaneo avuto nei mesi scorsi. Insieme a Harry, durante il lockdown, si è fatta lei stessa paladina del volontariato silenzioso e gentile, complici dell’organizzazione charity Project Angel Food, che distribuisce pasti a coloro che soffrono di malattie croniche come diabete e cancro. E come ha raccontato Richard Ayub, direttore esecutivo della ong, “si sono dimostrati davvero interessati a ogni persona che hanno incontrato. I malati che raggiungiamo sono spesso dimenticati: loro hanno voluto conoscerli, parlare con loro, lasciare un sorriso sul loro volto”. “Abbiamo visto le comunità alzarsi in piedi e agire”, continua Meg, “Quando i programmi che assicuravano il pranzo dei bambini si sono interrotti, abbiamo visto i nostri vicini assicurarsi che quei bambini ricevessero la nutrizione di cui avevano bisogno. E quando i più vulnerabili non potevano lasciare le loro case, noi, come comunità, abbiamo consegnato il cibo di cui avevano bisogno a casa loro. Stasera festeggiamo questi silenziosi eroi”.