Una mattina del 10 settembre 1992, davanti alla Ecole élémentaire République di Saint Rémy de Provence, una giovane signora in leggings e giubbotto oversize esce da un van bianco circondata da due uomini e una donna, che un occhio attento riconosce subito come discreti collaboratori che se ne prendono cura. Subito dopo di lei, dal veicolo scendono due bambini biondi in sfumature diverse, chiarissimo lui, dorata lei. Hanno 8 e 6 anni, sono Andrea e Charlotte Casiraghi e la loro mamma, Carolina di Monaco, li accompagna al cancello con la tata per salutarli il primo giorno del nuovo anno scolastico. Carolina è una vedova di soli 35 anni e si è rifugiata nel piccolo comune della Provenza – nemmeno 10mila abitanti – dopo la tragica morte del marito, Stefano Casiraghi, due anni prima. Discostata dai ricordi e dagli impegni ufficiali, a Saint Rémy la principessa e i suoi tre figli vivono sereni, indisturbati, e Carolina può lasciarsi confortare dai look semplici e rassicuranti in cui indulge cercando di confondersi fra i genitori dei compagni dei figli.

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Carolina di Monaco insieme alla tata dei figli, fuori della scuola elementare di Saint Rémy

Solo due mesi prima, la Sacra Rota ha annullato il matrimonio della principessa con Philippe Junot, un’attesa che l’aveva costretta a celebrare solo le nozze civili con Casiraghi. Prima di sposare il grande amore, la vita di Carolina di Monaco era stata un’alternanza di (molte) scelte ribelli e qualche scelta consapevole. Ma col passare del tempo, con l’amore, la maternità e percorrendo le montagne russe fra momenti di grande gioia e profondo dolore, le seconde hanno prevalso sulle prime. Il guardaroba della principessa è sempre stato coerente col suo stato d’animo e il suo stile di vita, con i picchi di eleganza e glamour durante gli eventi scintillanti del principato, come il Ballo della Rosa o il Gala della Croce Rossa. Ma nella vita di tutti i giorni, non ha mai mancato di dimostrare come la figlia di un’icona di stile quale Grace Kelly può esserne l’erede senza copiarla. Mentre prima del lutto Carolina non ha mai rinunciato al fascino sartoriale, a Saint Rémy il suo stile è più cozy, eppure non riuscirà mai (mai) a sembrare trascurata. Caso mai il contrario.

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In quel giovedì di settembre in cui si separa dai figli dopo tutta l’estate insieme, la principessa, con il taglio di capelli midi e gli occhiali da sole rotondi, la borsa a tracolla color sabbia, è vestita come se il weekend precedente non fosse mai finito. I pantaloni comodi blu, corti giusto due spanne sopra la caviglia e la t-shirt mélange perla come per non ammettere che l'autunno è vicino, i mocassini in suède caramello bruciato, di cui un giorno sua figlia Charlotte sarà la maestra del porter senza calze, il maxi giubbotto inchiostro con le maniche a contrasto, per difendersi dal fresco mediterraneo provenzale, ma soprattutto per proteggersi dal mondo da cui si è allontanata per curarsi le ferite. Ma ha comunque tutti gli occhi addosso. È l’inaugurazione dei giubbotti informali della principessa, che di lì a poco, non ancora pronta per la vita monegasca ma abbastanza vitale da poter affrontare la grande città, si trasferirà con i figli a Parigi per un altro periodo sabbatico in cui piano piano tornerà a indossare giacche più avvitate, a volte in stile di ispirazione militare e con colli importanti. Ma per ora, in quell’anteprima di weekend a cavallo fra le vacanze e le stagioni al chiuso, si limitava a dare lezione di come si può essere casual senza essere casuali.