Mai nella storia c'è stata una principessa più osservata, monitorata, misurata, soppesata di lady Diana e mai nessun matrimonio è stato mai analizzato tanto quanto il suo con il principe Carlo. I due coniugi reali sono stati sottoposti a un esame costante e così dettagliato che gli esperti della famiglia reale sono riusciti a stabilire persino quale abito stesse indossando Diana quando è esplosa la prima discussione con quello che era suo marito da pochi giorni, praticamente da poche ore. Mentre i milioni di spettatori che avevano assistito alle nozze del principe Carlo e Diana Spencer, il 29 luglio del 1981, avevano ancora gli occhi pieni delle immagini spettacolari di quell'evento, e le ragazze di tutto il mondo sospiravano per la fortuna che era capitata alla giovanissima Diana, la principessa 20enne, in un abito bianco a fiori che le fluttuava dolcemente sul corpo per la brezza estiva che lambiva lo yacht Britannia, cominciava a capire che grave errore avesse appena commesso.

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Diana e Carlo a bordo del Britannia

La luna di miele di lady Diana e del principe Carlo era iniziata alla stazione di Romsey, nell'Hampshire, appena scesi dal treno dove li attendeva il corteo di auto che li avrebbero portati a Broadlands, la dimora di campagna appartenuta a Louis, il conte di Mountbatten e Birmania assassinato due anni prima dai terroristi dell’Ira. In quel castello isolato, nel 1947, avevano trascorso la luna di miele anche la regina Elisabetta e il principe Filippo, che del conte Louis era il nipote. Carlo e Diana si fermarono lì tre giorni, poi presero un aereo per Gibilterra dove li attendeva lo yacht della famiglia reale, il Britannia, che li avrebbe condotti in Tunisia, Sardegna, Grecia ed Egitto. Diana aveva l’argento vivo addosso e probabilmente aveva pensato che a quei primi tre giorni lontano da ogni cosa avrebbero fatto seguito serate più divertenti nelle località turistiche verso cui si stavano dirigendo, anche perché la tappa finale di quel tour de force sarebbe stata Balmoral, in Scozia, dove avrebbero raggiunto la regina in vacanza. La attendeva una serie di luoghi dalle temperature e usanze così diverse che Diana, non ancora amica della stilista Catherine Walker, dovette chiedere aiuto a Felicity Clark, una giornalista di Vogue amica di sua sorella, per riempire le valige con una serie di mise da futura regina. Il primo vestito che indossò da donna sposata, appena sfilato l’abito di nozze, era di seta color pesca firmato da Bellville Sassoon, a cui aveva abbinato un paio di sandali Manolo Blahnik e un cappellino John Boyd con le piume. Ma per prendere il volo che la portò a Gibilterra, Diana indossò un vestito che non le abbiamo mai più visto addosso, probabilmente perché legato a un brutto ricordo.

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Trascorrere parte della luna di miele a bordo del Royal Yacht Britannia era ormai una tradizione della famiglia reale. Lo avevano fatto la la principessa Margaret nel 1960 e la principessa Anna nel 1973, per cui anche il principe Carlo aveva ritenuto di intraprendere con la giovane sposa la navigazione intorno alle isole greche sulla stessa imbarcazione. Diana si imbarcò indossando il completo a portafoglio disegnato per lei da Donald Campbell, dalla linea molto particolare che rispecchiava ancora quei suoi gusti personali che più avanti avrebbe dovuto sostituire con look più adatti al protocollo. Era di seta bianca con motivi floreali composto da tre pezzi, gonna, top azzurro e camicetta con maniche larghe e pences sulle spalle, annodata davanti. Era un insieme troppo trasparente per il suo nuovo ruolo, le lasciava intravedere le gambe come la celebre gonna che portava quando i fotografi la ingannarono, facendola mettere in posa controluce nell’asilo in cui lavorava. Al collo aveva un girocollo di perle, un tipo di gioiello che Diana riproporrà in varie occasioni e fogge. Da quello che si sa oggi, già prima di essere salpati Diana era nel panico. Si rendeva conto che lo spazio limitato che impone una nave, per quanto grande, avrebbe fatto affiorare prepotentemente le dissonanze tra lei e Carlo e che, a differenza di un castello, in alto mare non c'è nemmeno una via di fuga. Inoltre, non c'era nulla di romantico nel dividere la nave da unici passeggeri con una squadra di marinai che salutavano ogni volta che li incrociavano. "Credevo fosse un viaggio di nozze, non una visita di Stato", si lamentò subito lei a bordo. Nelle foto scattate mentre la nave sta per lasciare il porto si legge nel linguaggio del corpo della coppia, che avrebbe dovuto essere all'apice dell'affettività, un certo distacco accumulato già nei giorni precedenti, e l'impalpabile abito a fiori di Diana dà la sensazione che cercasse già di portare leggerezza nella sua vita, ma anche di mantenere un contatto con la terraferma tramite i fiori che vi erano stampati. Aveva ragione, perché una volta lontani dalla costa, Carlo la abbandonò a se stessa per passare la giornata a leggere libri di filosofia, ignorando le sue richieste per fare cose più divertenti. Ma la cosa più grave accaduta nello spazio ancora più stretto di una cabina, per quanto principesca, è che Diana scoprì gli ormai famosi gemelli con le C incrociate che suo marito aveva nel bagaglio. Dopo aver pensato che fossero di Chanel, lady Diana si accorse che il simbolo non era quello del brand francese, e indovinò che quelle erano le iniziali intrecciate di Carlo e Camilla. Scoprire in luna di miele che suo marito aveva portato con sé un regalo ricevuto da un'altra donna fu uno shock. Così esplose il primo litigio. Come andarono poi le cose, si sa. Tre anni prima, la principessa Margaret aveva divorziato da Antony Armstrong Jones. Nel 1992 fu la volta della principessa Anna, che concluse il matrimonio con Mark Phillips. Nel 1996 anche Carlo e Diana taglieranno il loro legame. E il principe William con Kate Middleton si sono guardati bene dal portare avanti la tradizione della luna di miele sul Britannia, che non portava molta fortuna.


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