I flash, i sorrisi, la mano tesa per mostrare l'anello di Cartier (il primo, perché ne ricevette poi anche un altro più vistoso e "americano"): Grace Kelly e il principe Ranieri di Monaco annunciarono il loro fidanzamento a Philadelphia il 1 gennaio del 1956. Il luogo e il giorno possono apparire curiosi, ma niente è stato casuale. Quando nel suo vagare alla ricerca di una consorte il principe si era finalmente imbattuto nell'attrice preferita di Alfred Hitchcock aveva deciso di fare tutto come volevano le regole di un tempo. Visite regolari e brevi, una lunga corrispondenza romantica, e infine la mano chiesta anche ai genitori. Grace era nata da una famiglia molto facoltosa, suo padre era un ex campione olimpionico divenuto milionario come impresario edile e la casa di Philadelphia dove era cresciuta la futura principessa era praticamente un castello. È lì che nel Natale del 1955 John B. Kelly Sr. e Margaret Katherine Majer Kelly attesero emozionati l'arrivo del principe Ranieri di Monaco, orgogliosi di aver realizzato il sogno di tutte le famiglie milionarie dell'epoca: vedere la figlia sistemata con un aristocratico, perché un titolo nobiliare era l'unica cosa che non si poteva comprare a nessuna cifra.

grace kelly principe ranieri di monacopinterest
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Il 32enne principe Ranieri trascorse le feste natalizie in casa Kelly, così grande che non c'era nemmeno il rischio che potesse essere sconveniente far dormire due futuri sposi sotto lo stesso tetto (per raggiungere l'uno la camera dell'altra ci sarebbe voluta una bicicletta). Grace, che aveva 26 anni, si comportò per tutto il tempo con una tale grazia - mai nome fu imposto così appropriatamente - che Ranieri non ebbe più dubbi e le chiese la mano. L'annuncio ufficiale alla stampa, con i fotografi assembrati nel Country Club di Philadelphia di cui papà Kelly era membro, fu dato il 1 gennaio. Con l'abito scelto per affrontare i flash, Grace Kelly dimostrò quanto le calzasse il ruolo di principessa che stava per ricoprire. Nel puro stile che la distingueva e che le aveva fatto guadagnare il soprannome di Ghiaccio Bollente, coerente con il suo amore per il raso e con l'eleganza sobria di cui è stata pioniera negli anni 50 che determinò l'idea di femminilità nel sogno americano, Grace indossava un abito in satin a pois ton sur ton color crema percorso al centro da una fila di bottoncini, anche quelli in tinta. La vita era stretta e la gonna a corolla arrivava a un palmo sotto il ginocchio. Il top aveva i revers che simulavano una giacca e le maniche erano arrotolate. Su uno dei baveri, la futura principessa portava una spilla di famiglia abbinata agli orecchini, ma il gioiello protagonista era inevitabilmente l'anello a fascia con rubini e diamanti. Alla festa di fidanzamento, cinque giorni dopo, la futura Grace di Monaco avrebbe indossato un abito di Dior, il suo stilista preferito, in un'altra apparizione magica. Quell'abito di seta color crema è stato esposto al pubblico nel 2010 al Victoria and Albert Museum di Londra insieme a molti altri appartenuti alla principessa. Non è più color crema puro, il passare degli anni lo ha patinato di una tinta più scura, quasi ocra. Ma il mito dell'attrice che lasciò l'America per diventare principessa di un piccolo principato è rimasto intatto.

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