Da 25 anni Winona Ryder è la coscienza delle donne piccole con seno grande
Taglie petite che hanno imparato a sillabare tutte le lettere dell'alfabeto in cerca di una coppa perfetta: la musa di Tim Burton è la nostra musa.
Annus Domini 1987. Winona Ryder entrava per la prima volta in vita sua dentro uno schermo in 16:9. Annus Domini 1987. Winona Ryder era per la prima volta in vita sua protagonista del flop più grande della sua vita. Errata corrige: prima e ultima volta. Spigliatezza da sobborgo del Minnesota, caschetto ruggine secondo (secondo, secondo chi???) solo a Sophie Marceau, sedici anni e un futuro per scrivere la storia di Hollywood (e Netflix). Winona Ryder parte da una sfortunata Square Dance per finire nelle mani (ahia) di Edward (mani di forbice) di Tim Burton e in quelle molto poco raccomandabili di Angelina Jolie in Ragazze interrotte. Al pubblico non è importato dei suoi arresti per taccheggio nei centri commerciali, dei suoi processi per la detenzione di farmaci stupefacenti, dei suoi anni lontana dai set costretta a libertà vigilata. Winona e il suo pixie cut, e i suoi rossetti mattone (e non c’è altro termine da usare quando si parla di rossetti e anni Novanta), e il suo incarnato perlescente, e il suo décolleté generoso racchiuso in pochi centimetri di altezza. Icona mignon fra icone da un metro e novanta (leggi alla voce Dream Team), Winona Ryder è la musa ispiratrice dei look per donne piccole con seno grande.
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