Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker) custodiva nel suo armadio capi di Christian Dior e

Jimmy Choo e una collezione di Manolo Blahnik, ma detto tra noi, come faceva a permettersi "pezzi" del genere con il lavoro che faceva? Teneva una rubrica settimanale su un giornale di moda che spesso non le permetteva nemmeno di imbucarsi ai party più cool di New York.

Se la signorina Bradshaw firmava articoli come fanno ora gli influencer, è molto probabile che venisse pagata come qualsiasi freelance. Detto questo, non posso fare a meno di chiedermi come Carrie potesse fare tutto questo shopping sfrenato ogni due settimane. Come poteva permettersi questo lusso?

Proprio come la giornalista di Sex & The City, anch'io sono molto appassionata di scarpe; per questo ho questa rubrica settimanale. Ma a differenza della donna che percorreva le umide e sporche strade di Manhattan in Manolo tutte le volte che Kanye West pubblica un tweet alzo il sopracciglio. Il mio stipendio mensile spesso mi costringe a evitare una certa area di V & A Waterfront (uno dei quartieri quartieri più vivaci e turistici di Cape Town, ndr). Quindi sfrutto al massimo il mio gusto da blockbuster hollywoodiano indirizzando il mio sguardo solo e rigorosamente verso scarpe in saldo (un giorno ti dirò come riesco a trovarle sempre in saldo!).

Trovo anche molto intrigante lo stile di vita di Candice Bushnell (autrice di Sex and the City, romanzo da cui è stata tratto l'omonimo telefilm, ndr) che comunque è molto diverso da quello di Carrie. Tuttavia non prevedo che vivrò un momento finanziariamente irresponsabile (e ho fiducia in me, ne ho molta) che mi possa portare in tentazione. Ho condiviso questo pensiero con un'amica l'altro giorno mentre davo un'occhiata a Instagram e mi sono chiesta...

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Sartorial Podiastrist: «Perché non ho un paio di Louboutin? Perché non ne ho molte paia nella mia scarpiera?»
Amica: «Pensi che potresti risparmiare un tot ogni mese per comprartene un paio?».
SP: «Potrei, ma andiamo, non è così importante. Non lo farei per un paio di scarpe».

In primo luogo, non dovrei risparmiare per un anno solo per un paio di scarpe. In secondo luogo, le Louboutin erano una metafora. Mi sono resa conto che il fatto di scrivere per vivere non giustifica l'acquisto di scarpe costose, nemmeno se perdi la testa per queste kitten heel di Prada. Devono rimanere nella mia lista degli acquisti che farò, un giorno.

Alla fine, Carrie Bradshaw è un personaggio inventato e il suo ruolo è quello di rendere più cool alcuni aneddoti della vita reale di Bushnell facendole vivere un tenore di vita due volte superiore alle sue possibilità. In occasione del 20mo anniversario di Sex & The City, mi sono imbattuta in una buona lettura online che sintetizza così la mia "dissonanza cognitiva" rispetto alla vita di Carrie: «È stata un'esagerata e sfrenata celebrazione del consumismo. Le donne di Sex and the City fanno shopping, mangiano, bevono e fanno shopping con la stessa verve e prerogativa con cui cercano sesso. Charlotte è ricca; Samantha e Miranda hanno stipendi da capogiro. Carrie no, lei ha uno stile di vita sfarzoso, per niente realistico».

Quindi, concludendo, la risposta alla mia domanda è: «No, non posso comprare un paio di Manolo Blahnik d'impulso a metà settimana, né a settimane di distanza dal giorno in cui mi arriva lo stipendio, né il giorno stesso. E nemmeno Carrie avrebbe dovuto farlo, ma lo fece... così da evitare che lo facessero altri scrittori».

Firmato, the Sartorial Podiatrist.

Via: Marie Claire Sud Africa