Le sneakers di Virgil Abloh Nike sono quasi un’ovvietà. Virali, sensate, vendibili. Altrimenti il signor streetwear di Off White non si sarebbe preso il trono da Louis Vuitton sancendo un nuovo corso della moda che pre-pensiona alcuni cliché (e designer) a favore di uno streetwear non più arginabile, anzi. Ora il fatto che Virgil Abloh disegni le sneakers di Serena Williams è un ulteriore passo avanti. Non un semplice espediente su come vendere le ennesime sneakers 2019. Qui c’è una combo di personalità che esula il concetto di black power. Sì entrambi appartengono al black power ma il fatto che sia nata la Queen of Queens collezione di capi e sneakers di Virgil Abloh per Nike e che di questa faccia parte una Nike Air Max 97 e una Nike Blazer Mid SW ideata per la donna che ha lasciato basiti a Wimbledon 2018, ci porta in un altro piano d'azione.

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Non è tempismo: è strategia. Serena Williams ha rischiato di non mettere piede sull’erba inglese (ri)alzando una polemica sulla decisione di diventare madri quando si è a quei livelli sportivi. E anche per questo il segnale forte, racchiuso in una sneakers, c’è e si sente: Wimbledon 2018 si è chiuso, la polemica no. Per renderlo ancora più chiaro Virgin ha creato la capsule collection Queen of Queens dedicata alla campionessa neo mamma e che prevede sneakers, certo, ma anche un altro paio di sassolini che Serena si voleva togliere. Da anni.

Perché sulla non femminilità della tennista più potente di sempre si è schierata qualunque penna di moda e di sport. Gli insulti però non sono passati e a distanza di una maternità, a distanza di un Royal Wedding dove Serena ha presenziato con maxi dreadlock e stiletto a Wimbledon 2018 la stampa di settore ancora non riusciva a includerla tra le tenniste in gara. Serena Williams troppo mascolina? E allora Virgil Abloh le disegna un body minimale con tatuato in bianco SERENA, un tutu, un dress degno da Haute Couture parigina, ma no, non siamo lontani dal campo di gioco, perché il focus rimane il tennis “di cui Serena Williams rimane la musa più potente della nostra generazione” ha commentato il fondatore di Off White. Quindi no, non è semplicemente una collaborazione tra un designer a favore di camera che qualunque cosa tocchi ottiene il plauso del gotha della moda e una tennista che vince tutto da sempre ma gioca costantemente contro l’opinione pubblica. Lo sport da indossare sul campo da gioco (e non sui front row) ha bisogno di aprire l'X-file sull'argomento femminilità dimenticata da secoli?