Poteva concludersi in sordina, come per molti, la collaborazione tra Christopher Bailey e Burberry, ma no, non è affatto andata così, anzi. Ode al movimento LGBTQ, esplosione di colori, fasci luminosi che dichiarano amore eterno all’amore, in ogni sua forma, tartan rivisitato e degli insoliti piumini. Caro Christopher, cosa vuoi dire? Vuoi lasciare un’eredità intellettuale insieme al trench? Ce l’hai fatta. Vuoi forse dire che, sì, anche il piumino da paninaro, in versione arcobaleno, può entrare a far parte del DNA di Burberry? Bingo. Questa sfilata di certo non passerà inosservata, sarà ricordata a lungo, complimenti. Il lusso scende in strada e ora lo fa anche con marchi come questo (e non solo con i più giovani Vetements, Off-White e…). Il pret-à-porter diventa del popolo e sembra dire: “Sii te stesso. Indossa ciò che hai nel tuo armadio, che sia un trench o che sia il piumino di tuo fratello del 1983. Ciò che conta è non vergognarsi di ciò che si è.” O no? C’è anche da chiedersi il perché Christopher Bailey si sia ispirato così tanto agli anni ’80. Forse perché è stato proprio allora che iniziava ad affermarsi la consapevolezza gay? E dei movimenti dedicati?
Cosa resterà di questa collezione? Noi, intanto, abbiamo individuato i quattro pezzi chiave di questa collezione see now buy now, ovvero: VIRALE O VITALE?
#1 Il piumino di Burberry arcobaleno
Piumino 80’s arcobaleno: perché all’interno, insieme alle piume, contiene l’essenza della sfilata.
#2 Il trench di Burberry multistrato
Trench doppia farcitura, ops, doppio check: perché nel dubbio ne hai due (e ultimo by Bailey).
#3 La felpa di Burberry con LOGO
Maxi felpa con maxi logo arcobaleno: perché cosa resterà di (questi anni ’80) se non LEI?
#4 La tuta di Burberry arrogante
Tuta arrogante con maxi stampe: perché è iconica, perché è il simbolo delle collezioni delle ultime stagioni e perché strizza un occhio al rap. E, diciamolo, tutte abbiamo sognato, almeno una volta, di essere la moglie del Principe cerca moglie.
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