Quale sia la password per entrare nel genio, è un segreto che custodiscono in pochi, pochissimi. Ho sempre ritenuto che, a Parigi, ci fosse uno scambio, tra gli hacker dell'immaginazione, molto più fiorente che da noi. Cioè: Chanel era un genio e lo è anche Karl Lagerfeld. Dior era un genio e lo è Raf Simons (per non parlare del genio e sregolatezza di John Galliano). Yves Saint Laurent era un genio e stiamo aspettando qui, buoni buoni, che si (ri)palesi il genio di Hedi Slimane. Jeanne Lanvin era un genio e Alber Elbaz lo è ancor di più. McQueen era un genio andato via troppo presto e Sarah Burton ne segue con diligenza la lezione (mettendoci qualcosa di suo). Cristobàl Balenciaga era il più genio dei geni e, a costo di essere imparziale, il suo successore ha dimostrato di avere lo stesso quoziente. Nicolas Ghesquière, chiamato a rispolverare l'allure della maison, ora la abbandona (o gliela fanno abbandonare, non importa). Innumerevoli articoli sono stati scritti sui vari benefici acquisiti dalla comunità dei giovani creativi, ma ho notato come non sia stato ancora criminosamente portato alla luce il privilegio più ingiusto goduto dai creativi medesimi: essere costretti a fare moda facendo surf tra il proprio stile e quello di chi li ha preceduti. Pensate a Karl, a Raf, a Hedi, a Sarah. E soprattutto a Nicolas. Pensate a come si debbano sentire queste persone che hanno molte più cose in comune con gli artisti che con gli stilisti, e tra di loro hanno in comune un'altra cosa: sono vivi. Ehi, fa differenza. Pensatevi al posto loro, mentre cercate di appagare i vostri istinti estrosi e non c'è nessuno disponibile a farli sfogare ben bene perché vi obbligano a incanalarli (gli istinti, intendo) dentro il dna maison, i codici del brand e altre amenità commerciali. Non vi sentireste soffocati e mazziati, considerando che non state facendo neanche un gioco erotico? E mica perché, che so, si voglia mantenere viva la memoria di couturier leggendari (basterebbe un museo). No: si devono vendere gioiellini, profumini, borsellini, chincaglierie, pinzillacchere, quisquilie purché griffate dalle iniziali del fondatore della maison. Ma quando Yves, Coco, Jeanne, etc. etc. erano giovani e vivi, è stata data loro la possibilità di una loro linea. A Nicolas, Sarah, Alber, etc. etc., no. Quindi, caro Nicolas: comunque sia andata, ti è andata bene. Vai a rendere omaggio alla tomba del tuo mentore di cui hai tenuto alto la sartorialità e il gusto per la sperimentazione. Poi vai per la tua strada. E trovati uno con i soldi per produrre una linea solo tua. Oh!