Se è vero che negli ultimi due anni (anche tre, forse quattro, dai)

abbiamo vissuto nella bolla di una brutta copia degli anni ’90, è
altrettanto vero che qualche pezzo ci è sfuggito, nel senso che abbiamo
rivisto (e rivisitato) tantissimi oggetti feticcio di quegli anni.
Appunto, tantissimi, ma non tutti. Una volta superato l’imbarazzo del crop top, del velluto della nonna, della suola carrarmato, delle tute da ginnastica abbinate ai sandali con il tacco, delle scarpe da barca in cuoio, di giga loghi piazzati sulle felpe,
possiamo ormai ritenerci tutti pronti ad accogliere con vera gioia gli
ultimi pezzi del puzzle, per completare l’opera di questo grande
revival. Pensavate di aver visto tutto? Vi sbagliavate. Le scarpe Buffalo sono tornate con un messaggio. Tutt'altro che alieno.

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I problemi che avevamo negli anni 90 non sono stati del tutto risolti,
eccetto (per fortuna) la frangia laccata (vedi anche Ambra Angiolini in Non è la Rai),
il tempo perso per riavvolgere un nastro per ascoltare il pezzone prefe
del momento, le meches GIALLE, l’enorme peso del walkman, l’eterna
tacita lotta tra Pacey e Dawson, per citarne alcuni. Ci sono poi anche dei problemi belli, che ancora ci portiamo dietro, problemi come i choker, gli orecchini a cerchio, l’amore per le Spice Girls, le camicie (hipster) a quadri, le Dr Martens, il bomber e loro, loro, solo loro, le Buffalo. Sì, proprio loro, le scarpe più odiate e amate da tutti, quelle che non tutte le mamme hanno visto di buon occhio e quelle che tutte le adolescenti, invece, avrebbero fatto patti col diavolo, pur di averle. Con un briciolo di onestà tocca ammettere che sì, le Buffalo ci piacciono, non solo perché sono perfettamente in linea con le tendenze attuali, ma perché è proprio da lì che è nato l’amore per la
scarpa arrogante, poca elegante, una silhouette che ha distrutto i
canoni di bon-ton, irrompendo nei nostri look adolescenziali, silente
come solo un cacciabombardiere può fare. È vero amore. E già da qualche
tempo avremmo dovuto fare un passo indietro e chiederci come mai brand come Balenciaga, Louis Vuitton, Fila, abbiano avuto l’intuizione per le giga suole carrarmato. Nel paniere dorato delle sneakers 2018 aggiungiamole, prego.

Perché le Buffalo tornano ora? Tornano a rivendicare la propria identità, a riprendersi il trono di scarpa per eccellenza degli anni 90. Sneakers bianche, nere o dai colori fluo, con zeppa di gomma a contrasto o dello stesso colore. Ma non solo zeppa liscia,
c’era anche la versione di zeppa con pattern. Si abbinava ai cargo in
twill, o al jeans a zampa, alla t-shirt stretta stretta e corta corta (Onyx e Phard su tutte, se restiamo in Italia). E al classico bomberino scuro con interno a
contrasto (possibilmente arancione). Era la scarpa più in voga tra gli appassionati di Spice Girls, che, appunto, le hanno rese celebri, ma anche tra gabberini, raver e punk (quanta nostalgia). Tuttavia, la cosa più importante da ricordare, è che le Buffalo sono andate a supportare la genesi dello stile ZARRO, senza però creare differenze di stili: la
zarra, la fighetta, la discotecara, tutte insieme, unite nel #teambuffalo. E sono davvero poche le realtà che hanno avuto questo potere. Quanto coraggio vi è rimasto? Qui prevediamo già grandi ispirazioni per i nostri futuri outfit. Scommettiamo che, una volta superata la paura, ce ne innamoreremo di nuovo?