Sciroppo d’acero, caffellatte, cioccolato al caramello, macaron al the verde. A portarci la colazione a letto, questo Autunno Inverno 2018 2019, è Simon Porte Jacquemus. Con un vassoio che profuma di rue parigine e suq marocchini, che prende le nuances di una vetrina da piccola pasticceria e le trasforma in desideri haute couture, l'abito lungo elegante della collezione Jacquemus Le Souk possiede la ricetta per sfamare i nostri guilty pleasure invernali: mohair e alpaca, morigeratezza e lussuria, comfortness e ricercatezza in parti uguali.

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In combo con scarpe scultura in legno e nubuck o slingback minimaliste (per finta), gioielli indie mignon o capolavori pendenti della pop culture-couture, l'abito dell'inverno 2019 di Jacquemus La robe Dao è il macro (per gli zeri sul carrello digitale) - micro (per il dono dell'impalpabilità) investimento tra i capi must have della stagione in corso. E sì, anche di quella dopo e quella dopo ancora, desiderabilissimo passepartout tra i vestiti lunghi eleganti delle notti più fresche della Primavera Estate 2019.

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Scollo (s)quadrato, maniche coccola in punta di dita, vita che scivola - adagio - tra i fianchi e mono-spacco da Compasso d'Oro, il ritorno dell'abito in maglia chez Jacquemus è declinato in quattro tonalità che sono versi d'amore ai colori-non colori da contrasto o pendant con il sottotono della pelle di chi lo indossa: caldo come il Camel, olivastro come il Beige, freddo come il Light Blue e scuro color fondo di caffè. Lo stesso che vorremmo per svegliarci dai primi freddi autunnali, dalle prime domande amletiche di fronte agli armadi aperti con ancora gli occhi chiusi dal sonno, lo stesso che riuscirebbe a scuoterci dal torpore di fine estate per accompagnarci nel più delicato dei back to office.