Il rosa è sempre un colore che non passa inosservato, specialmente quando si lascia alle spalle la tenera carineria riservata alle bambine e diventa una risorsa, un'armatura per donne forti che non hanno paura di nulla, neanche di abbagliare chi le guarda. Che sia declinato in splendidi fucsia, rosa indiani, toni neon o da bubble-gum, aggiunge sempre a tutto un tocco leggermente aggressivo di buonumore alle grigie giornate invernali. Il rosa è il colore delle ragazze, è vero, ma non significa che manchi di acume. Dall'elegante minimalismo tagliato a puntino proposto da Cushnie et Ochs, all'eccentrico ma strutturale abbigliamento sportivo inventato da Miuccia Prada, al look da cat-lady all'avanguardia che Marni ha inventato per noi.

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Più classicamente femminile, ma senza alcuna concessione alla morbidezza, sono la hot lady che pranzo di Moschino, e la glamazon (la donna selvaggia ma corporate, ipersicura di sé, ndt) di Alexander Wang. Mentre questa tendenza è probabilmente più facile da includere, con accenti discreti, in un guardaroba più classico, sembra che il full look risulti molto più potente fra coloro che hanno il fegato. Il messaggio che lancia ordina: "Guardami, ma non mi importa cosa pensi", che è estremamente attraente. Ma per farlo durare è fondamentale mantenere l'elemento di vantaggio, che si tratti di linee dure, proporzioni impegnative o sex appeal impossibile da ignorare. Questa tendenza non ha che fare con la morbidezza. Riguarda il libero arbitrio, il fatto che le donne si gettano nella mischia e percorrono la vita al loro ritmo, facendo le cose alle loro condizioni. Senza chiedere il permesso. Senza ridimensionarsi. Prendendosi i loro spazi, rilucendo di luce propria al centro della loro storia.