I sandali di Rihanna che tutte vorremmo comprare (insieme al resto)

I blazer caramella che sembrano esser stati ricamati sul corpo statua-rio della Nike di Samotracia. I pantaloni da uomo caramello dalle pieghe audaci come il carattere delle donne che indossano smoking al primo appuntamento. Body impalpabili che rubano i profili storico-couture all’Età Vittoriana per diventare manifesto in cotone italiano del lusso contemporaneo. La nuova, la (già) iconica, la prima collezione Fenty di Rihanna è online da due giorni (la release ufficiale è stata lo scorso 29 maggio) e scrollare compulsivamente l’e-shop votato al comfort e luxury wear della popstar (imprenditrice, attrice, benefattrice etc etc…) è stata la nostra occupazione-ossessione delle ultime 48 ore. Lo scopo? Non solo guardare il bello per il gusto del bello, desiderare il bello per il gusto di desiderare il bello, ma anche scremare dal bello per immaginare di poter investire su quel bello così poco cheap (e i prezzi della linea beauty di Rihanna dovevano già farci capire il posizionamento commerciale della label di abbigliamento...) ma così tanto appetibile ai nostri occhi, fisici, menti.

Dopo aver confermato l'apertura di una boutique a Parigi (QUI vi spieghiamo cosa/come/quando), la designer "delle donne sicure di sé e di tutte quelle che vogliono diventarlo" ha lanciato la sua prima campagna pubblicitaria Fenty di Rihanna scattata da Jack Davison e ispirata ai messaggi politico-sociali per immagini di Kwame Brathwaite, il fotografo americano che ha documentato la vita ad Harlem negli anni Cinquanta. Instantanee in bianco e nero che dividono i cartelloni (a breve su tutti i grattacieli delle metropoli dei cinque Continenti) con le foto dei look di Rihanna Fenty che giocano di chiaroscuri, blu petrolio, ori colati e terre caldissime... Modelle, corpi, visi e sguardi incoerenti (perché inno alla diversità) tra loro ma coerenti con il messaggio politik fashion della Statua della libertà delle Barbados.