Tessuti preziosi, la moda gioielli indie va oltre il metallo
Lana, velluti e satin incontrano bronzi, ori, macro pietre, 5 gioielli in tessuto x 5 brand indie italiani.
Tessuto, gioiello. Due parole che non sempre vengono accostate, se non in modo da enfatizzare la preziosità di sete o altri materiali pregiati. Nel mondo della moda gioielli indie, invece, viscosa, lana, velluti e satin, vengono utilizzati sia come elementi di un monile realizzato anche con altre materie, come i metalli e le pietre, oppure da soli, a seguito di lavorazioni uniche possibili non solo grazie alla conoscenza di tecniche da veri maestri artigiani, ma anche da un’alta dose di creatività. Quest’ultima è fondamentale, perché, come nella moda, anche sul gioiello tout court e sul gioiello in tessuto si è fatto e detto praticamente tutto. Il segreto per non risultare mai obsoleti è allora quello di guardare oltre, reinterpretando il passato e aprendosi al futuro. Nascono così delle creazioni - spesso dei pezzi unici - dal sapore tradizionale da un lato e, dell’altro, decisamente all’avanguardia.
Prima che metalli come l’oro, l’argento o il platino vengano utilizzati anche come catene o fili per decorare con semplicità una scollatura, sono i tessuti ad abbracciare perle o pietre preziose, o entrambi negli ambienti più aristocratici. Basta osservare i ritratti a olio delle più importanti imperatrici e regine dei secoli scorsi, tra le quali è impossibile non citare Maria Antonietta. Ognuna di loro è spesso dipinta con girocolli o bracciali in cui lavorazioni in pizzo o tessuti come il velluto vengono messi in risalto. Ed è da questo filo del passato che Madina Visconti sembra trarre spunto per i suoi monili, tutti realizzati a Milano, nel distretto orafo. “Il suo senso estetico l’ha portata a riscoprire il gioiello di famiglia e a proiettarlo nell’era moderna." Superando il cliché secondo cui questo tipo di monili debbano "essere unicamente un prodotto di alta gioielleria". Ed è qui che avviene il salto temporale tra passato e contemporaneità. Sperimenta con tessuti e fili in metallo, soprattutto in argento, Lucilla Giovanninetti con Eandare, il suo progetto dedicato interamente al gioiello contemporaneo. Leggerezza e materia ma anche una riflessione sulla dicotomia maschile-femminile - suggerendo la possibilità che molte delle sue creazioni siano per ambo i sessi - sono il punto di partenza di ogni pezzo. E a proposito di leggerezza, sono quasi impalpabili i gioielli frutto del lavoro di Edoardo Maria Maggiolo. Natura e riciclo sono la sua fonte d’ispirazione. Clizia Ornato realizza a mano ogni suo monile in cui spesso trova largo spazio il tessuto, creando così dei veri e propri gioielli da vestire. Monilidarte gioca invece sull’equilibrio tra pesi, invocando così quella che Dania e Francesco Corti definiscono “un’armoniosa perfezione”. Coloratissimi, minimal, eccentrici e senza tempo, sono i gioielli in tessuto.
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