Dune e déjeuner sur l'herbe, i teli mare che ci meritiamo
Da Jacquemus a Totême, sedute minimal e sieste tropical, le serviette de plage sono l'accessorio che torna e ritorna, torna e ritorna...
In Appuntamento a Positano la scrittrice Goliarda Sapienza narra le vicende di un legame straordinario tra lei ed Erica, tra le donne più affascinanti del paese. Un’amicizia nata tra i vicoli, la piazzetta principale e le spiagge, sotto un ombrellone e sopra un candido telo mare. Sono gli anni Cinquanta, è estate. Ragazze di tutte le età vestono gonne a ruota e pantaloni a vita alta, mentre le camicie sono aderenti a sufficienza per sottolineare le curve. Nascono i costumi da bagno come li conosciamo oggi. Ma non c’è giornata al mare, picnic al parco o siesta in terrazza senza una serviette de plage che si rispetti. E questo da sempre, anche quando i grandi fotografi di moda dei primi anni del secolo scorso fotografano affascinanti modelle per scattare le copertine dei numeri estivi commissionate dai magazine patinati dell’epoca. E si parla di maestri come Horst P. Horst, Edward Steichen e Martin Munkacsi. Con le loro immagini non sono solo i costumi, le scarpe e gli abiti estive a diventare protagonisti. Tra di loro spiccano soffici teli da spiaggia o per il parco, i quali diventano accessori must have ogni volta che appare il primo caldo raggio di sole. Una tendenza verso la quale i brand rivolgono ancora oggi un’attenzione particolare, realizzandone pezzi in tinta unita, altre volte a righe, passando per le stampe floreali a quelle tribali. Lo stesso vale per le forme: non si pensi che il telo da spiaggia sia solo rettangolare. Alla proposta classica, infatti, ve ne sono altre, più alternative: quadrata e rotonda. Très chic. Nell’incertezza della scelta, ecco una guida di stile sui teli da mare reinterpretati da 8 brand TO LOVE.
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