La sfilata Saint Laurent Estate 2021, “vorremmo essere stati lì” cit.
Incontro ravvicinato, close-up delicato, l'ultima collezione di Anthony Vaccarello per Saint Laurent in #6 best look.
Chissà a quali coordinate geografiche si trova la duna di sabbia che ogni museo di storia della moda, da ieri, vorrebbe incatenare, fare propria, esibire ai posteri in un’esibizione permanente. Solcata da tre lettere, un simbolo, 60 anni o quasi di eredità inestimabile, YSL. L’immagine di un’impronta sulla sabbia del deserto africano, formato XXL, è l’inizio e dà inizio alla sfilata Saint Laurent Estate 2021 by Anthony Vaccarello, trasmessa il 15 dicembre 2020 in mondo visione. Un défilé ispirato alla libertà di movimento, metaforica e sartoriale, devoto al desiderio di (ri)trovare “l’essenza delle cose”, come ammette lo stesso direttore creativo della maison francese. “Credo sia un segno dei nostri tempi, ma non volevo nulla di triste e pesante. Il deserto, per me, rappresenta quella ricerca di serenità, di spazi aperti, di un ritmo più lento. Gli abiti sono più morbidi, lo spirito della collezione è più gentile, essenziale”. Come le maglie fluide e i jersey morbidi dagli archivi sessantottini, come le jumpsuit dalle linee architettoniche e gli shorts a coste anni Novanta, come gli smoking rigorosi/virtuosi complici dei codici stilistici di Vaccarello. I look Saint Laurent Estate 2021, di cui trovate un racconto per immagini nella nostra gallery, sono un link ieri, oggi, (dopo)domani concretizzato in una scenografia tributo ai luoghi prediletti da Yves e Pierre Bergé, alla Marrakech-certezza di evasione, città-tumulto sempre disposta ad accoglierli, seconda patria tanto per il couturier quanto per l'ispirazione dietro le sue collezioni.
Wish you were here, vorrei che foste qui, è la dedica firmata Anthony Vaccarello con cui si chiude l’ultimo frame del cortometraggio couture. Saranno i tappeti sonori ipnotici, composti dal produttore francese Sebastien, saranno i close up seducenti, curati dalla regista Nathalie Canguilhem, sarà il genius loci di Yves che si materializza fra le dune, che guida la mano e l’intelletto di Anthony Vaccarello… Sarà che ci sentiamo lì, con lo scirocco avvinghiato ai capelli e la sabbia che piove sui nostri volti, accarezzandoli.
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