Il colore rosso che rappresenta la sua linea di fragranze artistiche si ispira alle sculture di Calder, ma anche un po’ alle Ferrari. Lui è Frédéric Malle, il primo “editore” della profumeria, colui che 20 anni fa ha dato voce e autorevolezza ai creatori di fragranze come Jean Claude Ellena, Sophia Grojman e Dominique Ropion. Ed è anche colui che ha cambiato il mercato della profumeria con note pure, uniche, innovative, mai sentite prima, come la tuberosa estratta in India, o l’arancio amaro senza coloranti, o ancora il pepe di Timut.

Ogni profumo è firmato con il nome del suo naso, proprio come se fosse un romanzo con il suo autore. E ognuno racconta sempre una storia diversa. Per questo la maison si chiama Editions de Parfums, e proprio per il suo successo è tra i finalisti del premio speciale della giuria Marie Claire 2021.

Abbiamo intervistato Monsieur Malle con 8 ore di fuso, tra Milano e gli Hamptons, e ci ha raccontato di quanto sia stato importante in quest’ultimo e difficile anno lasciarci abbracciare da profumi confortevoli come L’Eau d’Hiver, per esempio, ma anche di quanto ora le persone abbiano voglia di divertirsi e tornare alle proprie passioni forti. Soprattutto con una fragranza.

Il mondo di Monsieur Malle tra arte, design e note olfattive pregiate lo si ritrova a Milano raccolto in un’unica boutique-museo: in un palazzo neoclassico in via Verri, sotto volte in stile romano e un arco in stucco, si ritrovano lo stile della Bauhaus mixata a pezzi d’arredo di Donal Judd, Jean Prouvé e Mies Van Der Rohe. Ognuno con la sua storia e la voglia di stupire.

Proprio come Editions de Parfums che tra i suoi plus ne ha uno speciale: creare profumi mai sentiti prima.