Nella fotografia di apertura, l'immagine in esterni rivela la struttura geometrica dell'edificio, sviluppato su un solo livello attorno a un cubo metallico. Le vetrate scorrevoli si aprono sul paesaggio. Nel patio a sinistra, arredi outdoor Tora, design Arthur Casas per Butzke, come le chaise-lounge linea Ripa, in primo piano.
Nel cuore di San Paolo, eppure lontana dal caos. È avvolta in un'atmosfera magica questa dimora, con la vegetazione ad attutire i rumori della metropoli latina e il nitore formale delle linee a donare un senso di pace. La firma è dello studio di Arthur Casas, autorevole architetto e designer promotore dell'interessante progetto, nato dalla collaborazione con la start-up SysHaus.
Si tratta di un modulo replicabile, una sorta di raffinato prefabbricato che richiede un processo di costruzione di appena sei mesi e tempi brevi di smantellamento. «È un nuovo concetto dell'abitare, flessibile e connesso all'idea di cambiamento e viaggio. Si parte da una base fissa, che prevede un numero definito di pilastri e travi da collegare a un cubo metallico, ovvero il nodo strutturale; quindi si possono disegnare svariati layout e configurazioni, con il solo limite dei tre piani. Al committente spetta la scelta di finiture e arredi, secondo il gusto personale, attingendo dal nostro ricco portfolio», spiega Casas. Una filosofia di vita all'avanguardia, leggera e imprescindibilmente legata alle tematiche ambientali: impatto minimo in fase di cantiere, materiali totalmente riciclabili, tetto ricoperto da un prato coibentante, sistema di recupero e filtraggio dell'acqua piovana, pannelli fotovoltaici, un biodigestore che trasforma i rifiuti organici in gas e massima efficienza energetica. Sostenibile è pure il parco creato dalla paesaggista Renata Tilli, la quale ha selezionato piante tenaci a bassa manutenzione, tra ciuffi di graminacee ornamentali e filari di bambù.
Questa prima SysHaus sperimentale si sviluppa in senso orizzontale e occupa un solo livello dal perimetro trasparente, a favore di un'intensa luminosità. La zona giorno a pianta aperta è protagonista, improntata alla condivisione degli spazi inglobando cucina, sala da pranzo e lounge. Ovunque il vetro duetta con il legno, utilizzato per i pannelli che rivestono pareti e controsoffitti, nonché per gli arredi bespoke ideati dal team di Casas e realizzati attraverso lavorazioni artigianali da maestranze locali. I mobili e le luci – sinuosi per bilanciare la rigorosa geometria del building – sono perlopiù freestanding, in perfetta coerenza con il concept: fluidi sia da un punto di vista estetico sia per la modalità di assemblaggio. Il décor regala calore e intimità, in tandem con una palette declinata nei morbidi toni dal sabbia al beige. «L'obiettivo, lato interior, è stato chiaro fin dal principio: volevamo esprimere calma e armonia, senza rinunciare all'eleganza», conclude il professionista. Una missione compiuta pure nella sobria area notte completata dal bagno en suite, in cui la vasca è regina: di grandi dimensioni e affacciata su un boschetto di felci ombrose. Una stanza tutta per sé, per attimi privati di dolce meditazione.