Ordino un calice di rosso e dell'acqua. Lei niente. Ma quando arriva il cameriere, il bicchiere di acqua se lo prende Nicoletta Strambelli (le leggo già nel pensiero?), meglio conosciuta come la sconfinata Patty Pravo: 110 milioni di dischi venduti, 9 Sanremo (e 8 finali!) e 4 milioni di visualizzazioni con il video di Cieli immensi. Ora è in tour (fino al 30/4) con il nuovo album Eccomi. Sempre biondissima, brillante e diretta dopo 50 anni di carriera. Una che, come immaginavi, le cose non le manda certo a dire da nessuno.

  1. Cos'è il palco per Patty Pravo? È la vita, il posto in cui sono più felice. Mi sento libera, me stessa.
  2. Come si sopravvive all'istante prima dell'esibizione? C'è tensione, ma va bene, se non fosse così dovrei cambiare mestiere.
  3. Il nuovo album si intitola Eccomi. Una nuova Patty? Avevo annunciato l'album già due o tre volte, poi avevo tardato. Quando finalmente è uscito mi è sembrato bello dire: “Eccomi!”.
  4. Il pezzo Cieli immensi... Dove portano? Parla di un grande amore, ma non si capisce dove si para e il finale è lasciato a chi ascolta. L'immenso è il piacere di potersi aprire, di poter recepire il sentimento, in senso lato, non solo quello fisico.
  5. Guarda spesso il cielo? Sì, da casa spesso, ho una bellissima vista su Roma, abito al Quirinale, ci sono dei fine giornata con dei rossi e dei colori splendidi.
  6. Perché sposarsi quattro volte come ha fatto lei? Perché me lo hanno proposto.
  7. Quindi nel matrimonio ci crede proprio?Assolutamente no, eravamo molto innamorati e me lo chiedevano.
  8. Qual è stato il giorno del “sì” più bello di tutti? Sono state quasi tutte nozze con musicisti con cui lavoravo. Erano molto simili.
  9. E cosa succedeva? Non è che facevamo le feste, ci si sposava e basta. Molto facile, in Comune e via.
  10. Vede i suoi ex? Certo, capita. Abbiamo un buon rapporto.
  11. Come si sopravvive a quattro suocere? Benissimo, una mi fa pure i bikini all'uncinetto.
  12. Non si è stufata degli uomini? Perché dovrei? Non sono neanche fidanzata ultimamente.
  13. Chi frequenterebbe? Non vedo l'ora di girare l'angolo e incontrare l'amore. Ben venga!
  14. Cosa ricorda della prima volta che ha fatto l'amore? Oh, mi sono divertita tantissimo, avevo 14 anni. Tanto bello che lo raccontai subito ai miei nonni.
  15. E dell'ultima? Che è stata una bella scopata (ride).
  16. L'attrazione è chimica o fisica?Be', per me sono esattamente la stessa cosa e ovviamente sono fondamentali.
  17. Cosa manca oggi degli anni del Piper?Manca la vita che c'era allora, il mondo è cambiato totalmente, allora ci si divertiva, c'era musica splendida, c'era ricerca.
  18. E ora no? Meno, ma non solo in Italia. Nella musica adesso c'è il marketing.
  19. Cos'era ribelle ai tempi? Facevamo quello che volevamo, ora non so cosa facciano per essere ribelli. Forse molti di loro si stravolgono con delle droghe di pessima qualità, che non è il massimo ed è molto pericoloso.
  20. Cosa manca ai giovani d'oggi? Non mi sembrano molto felici adesso, mancano prospettive. I tempi del Piper erano sani, massimo qualche canna. E la guerra era finita. Ora è iniziata.
  21. I talent show? Sono un'occasione per farsi notare. Considerando che in Italia, eccetto Sanremo, non ci sono più manifestazioni e vetrine importanti. Però non li amo.
  22. Perché? Non amo come inneggiano alla tecnica. Io preferisco lungamente l'errore.
  23. Cos'è l'errore? Vuol dire che canti con l'anima, il cuore e la pancia.
  24. E la tecnica? Con quella non si canta proprio.
  25. Se le chiedessero di fare il giudice? Mmm, difficile.
  26. Ha 50 anni di carriera alle spalle. Qual è il suo prossimo traguardo? Non ne ho mai avuti, per me è stata una lunga passeggiata.
  27. Più un A piedi nudi nel parco o uno sbarco sulla luna? Un po' e un po'. Terrena e insieme lunare, straordinaria.
  28. Quanto conta l'opinione degli altri?Boh, io faccio finta di niente. Ringrazio il cielo che sono molto amata. Per strada mi salutano: “Ciao Patty. Ciao Ni” (da Nicoletta Strambelli, il suo nome all'anagrafe).
  29. E quando è stata additata? Non è mai stata la gente a criticarmi, erano i giornalisti, che è un'altra cosa. Sparavano titoli del tipo “Mi faccio gli uomini come sigarette”. Cazzate del genere.
  30. Qual è la prima cosa che guarda quando conosce una persona? Le mani e lo sguardo.
  31. Che tipo di persone evita? C'è parecchia roba da evitare, mi dà fastidio la volgarità soprattutto.
  32. Il duetto della vita. Con Pavarotti.
  33. Con chi non l'ha ancora fatto e vorrebbe? Normalmente quando voglio una cosa la faccio.
  34. E ora? Con i musicisti che hanno scritto per me nel nuovo album: Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Tiziano Ferro, quel pazzo di Emis Killa. Poi Fred de Palma, un poeta e Zibba, ci siamo incontrati, abbiamo parlato per 20 minuti sul mio divano e lui mi ha mandato il pezzo dopo 2 ore. È entrato nella mia anima.
  35. Ha cantato in cinese e arabo. Come ha fatto? Facile, sono portata per le lingue. Ho cantato in spagnolo, francese, tedesco, arabo, cinese. Persino in indiano, non mi spaventa nulla.
  36. Com'è il pubblico cinese durante i concerti? Sono arrivata in Cina per prima, non avevano mai visto una bionda.
  37. Cosa le dicevano? Mi urlavano «Rock'n'roll». A Pechino ho presentato il primo show via satellite, io lo presentavo in cinese e il cinese presentava in inglese. Abbiamo fatto uno share di 1 miliardo e 380 milioni di persone. Mica male.
  38. La più grande gaffe che ha fatto nella sua vita? Gaffe?! Un'infinità credo, diciamo che non sono molto diplomatica e quindi mi riescono molto bene. Ho sempre avuto il mio carattere, che piaccia o meno: ho sempre voluto fare di testa mia.
  39. Come si sopravvive a un tour? Se ne fa un altro.
  40. Dove prende l'energia? Il segreto è che si dà energia ma si riceve anche dai fan. E quella sera vorresti che non finisse mai.
  41. Lei ha qualche rito scaramantico/ propiziatorio o un oggetto antisfiga da portare ai concerti? No.
  42. Come si concentra? Sto molto tempo da sola. Prima del concerto ceno insieme ai musicisti e poi saliamo sul palco.
  43. La sua più grande paura. Che mi venga il raffreddore! Ma, in generale, non sono una persona che prova spesso paura.
  44. Cosa ricorda del primo concertone? Sono salita sul palco e ho fatto le stesse cose che faccio ancora adesso.
  45. L'ultimo Sanremo in 3 aggettivi. Piacevole, sorridente, passato.
  46. Cosa non si aspettava? Il pubblico ha votato molto per me e mi hanno dato il premio alla carriera.
  47. Cosa l'ha stupita? Che ci fosse una “Giuria di qualità”. Be', se quella era qualità...
  48. Nel backstage ha incontrato il suo ex Riccardo Fogli? Sì, ci siamo abbracciati e salutati velocemente, perché sai, lì si viaggia. Uno corre su, l'altro corre giù.
  49. Chi l'ha emozionata di più? Emozionata mi sembra un parolone. Non so, la vedo pallida, grigia.
  50. Il suo pseudonimo viene dalle anime «prave» di Dante. Secondo lei hanno una marcia in più? Non so, è venuto fuori perché al conservatorio si studiava dantismo. Poi c'era Pravos, un giornale di avanguardia nordica, e anche il movimento pre-68 olandese dei Provos.
  51. Gira voce che Patty Pravo porti fortuna...È vero, ci sono due miei colleghi che quando mi vedono mi toccano il sedere, non faccio nomi se no perdo il potere.
  52. La situazione più bizzarra in cui ha cantato?A Bologna per la consegna dei Telegatti. Io e il mio gruppo non avevamo chiuso occhio la notte prima, per il viaggio. Arriviamo e ci fanno aspettare ore prima di prepararci il palco. A un certo punto saliamo dai camerini e scopriamo che in scena c'erano solo una batteria e un pianoforte (meno male che lo aveva suonato Venditti per ultimo!). Dei nostri strumenti nulla. I miei musicisti, americani e inglesi, erano davvero incazzati. Gli italiani per queste cose se ne stanno buoni e zitti. Loro invece no, hanno fatto un macello. La produzione aveva persino dovuto chiamare la polizia.
  53. E cosa è successo? Dalla rabbia ho scagliato via il microfono ed è finito in testa a un caro amico giornalista. Mi è spiaciuto molto. Poverino.
  54. Qual è il primo ricordo di se stessa che canta? Ero adolescente, cantavo con i Cyan Three, tre ragazzi inglesi della mia stessa età che suonavano al Piper.
  55. Il primo ricordo di Venezia? Ci sono nata a Venezia, ricordo che da bambina mi aggrappavo sui "miei" leoni, in piazza San Marco. Li adoravo.
  56. Cos'è la famiglia? Sono cresciuta con i miei nonni. Ho ricordi meravigliosi della mia infanzia, perché nonna aveva capito tutto di me ancora prima che io nascessi.
  57. Cosa aveva capito? Sapeva già chi ero. Mi ha fatto iniziare a studiare musica e pianoforte a 3 anni. E questo mi ha salvata.
  58. Perché ha scelto di non avere figli? Non ho mai creduto che l'avere figli andasse d'accordo con il mio mestiere. Girare il mondo e tenere un bambino rinchiuso in camerino con la tata... Proprio no. Ognuno fa ciò che sente.
  59. Qual era il suo gioco preferito da bambina?Non è che giocassi molto, più che altro studiavo. Avevo un amichetto che si chiamava Luigino. E mi divertivo a fargli gli scherzi, cattivi anche.
  60. E ora? Adesso il motto è: “troviamo qualcuno con cui divertirci”.
  61. È stata qualche giorno in carcere con un'accusa, falsa, di possesso di stupefancenti. In realtà è stata un'esperienza meravigliosa, con delle persone incredibili. Molti di loro non avevano fatto niente e più che dentro avrebbero dovuto stare fuori. Invece fuori ci sono soprattutto i farabutti.
  62. E quando è uscita? Si sono messi tutti quanti a cantare Ragazzo triste e mi hanno dato un pacco di lettere gigantesco da distribuire alle rispettive famiglie.
  63. Di quali emozioni vale la pena “drogarsi” nella vita? Di felicità.
  64. Cos'è per lei? È un insieme di piccolissimi momenti.
  65. Voterà alle elezioni del sindaco di Roma?Dopo avere avuto Marino ti passa la voglia di votare. E poi non vedo nessun essere che possa fare qualcosa.
  66. Di cosa c'è bisogno a Roma? Se faccio una veloce lista mentale delle cose che non funzionano in città... Praticamente tutto.
  67. Tipo? Basta parlare con i tassinari, che sanno e vedono più di chiunque altro. Possono fare un elenco migliore di qualsiasi candidato politico.
  68. Perché loro? Mi piace quella normalità speciale che hanno, è rara. Sono incazzati come tutti i romani. E come tutti noi italiani.
  69. Quanto si fida delle persone? Io mi fido, se poi vengo fottuta, buonanotte. Non ci penso più.
  70. Si decide di pancia o di testa? Di pancia.
  71. È indulgente con se stessa? Non ho rimpianti e neppure molto da perdonarmi.
  72. A cosa non si può resistere? Al cioccolato di notte.
  73. Mezzo secolo di stellare carriera. Si sente arrivata? Arrivata dove? Non si è mai arrivati.
  74. Le piace viaggiare? Non potrei farne a meno, devo viaggiare.
  75. Il viaggio più estremo? Attraversare il deserto senza guida.
  76. Che sensazione ricorda? Quando vado non uso la tenda, mi metto vicino al cammello (amo il suo odore) e mi addormento con la testa sulla sua pancia.
  77. Dove nel deserto? Sono stata tre volte nel Sahara, a nord e a sud.
  78. A quando la prossima volta? Sto cercando di organizzare una quindicina di giorni in maggio. Prendo una vacanza da tutto, me ne sto con un cammello, da sola.
  79. Da sola nel deserto, non ha paura? Paura io?! Certo che vado da sola. Mi serve per respirare.
  80. E come si orienta senza guida? Guardando le stelle. Poi ci sono delle carte geografiche difficili da trovare. Sembrano macchie ma segnano le zone pericolose.
  81. Si riferisce ai ribelli? Lì non ci sono ancora, parlo di sabbie mobili, serpenti e animali pericolosi. Poi i Tuareg sono una popolazione meravigliosa. Con alcuni di loro ho vissuto 3 mesi in un accampamento nel sud del Marocco.
  82. Cosa ha imparato da loro? La dignità e la bellezza della vita. Tutto ciò che l'uomo sogna e dovrebbe avere. Quando torni dal deserto stai bene per un po' ma poi ti inizia a mancare.
  83. Crede in Dio? No.
  84. Cos'è per lei la solitudine? Io amo la solitudine.
  85. Dopo la vita cosa c'è? Boh, io mi faccio bruciare e buttare.
  86. Dove? Questo non lo dirò mai.
  87. Le piace il Papa? È una persona molto interessante. Lo aspettavo da tempo un Papa così. Qualcuno che potesse avvicinarsi a ciò che diceva Cristo, che è stato il primo socialista.
  88. E Cristo cosa direbbe di socialista oggi?Per esempio di non vivere solamente per gli interessi delle banche, che è quello che facciamo noi, no?
  89. Com'è arredata casa sua? Molto semplicemente.
  90. Qual è l'angolo in cui si rilassa? Un divano molto comodo e il pianoforte, mi siedo e suono.
  91. Il souvenir di viaggio a cui è più legata? Ho tre rocce che vengono da tre deserti. Sono le uniche cose che ho tenuto.
  92. Colleziona qualcosa? Non amo accumulare oggetti per casa. Neanche i cimeli della mia carriera, non tengo ricordi, dischi, foto semplicemente sono me stessa.
  93. Ha sempre indossato abiti di grandi stilisti. Ha un ricordo speciale legato a un vestito? Quello che mi fece Versace per il Carnevale di Venezia, ora è in un museo a New York. Un abito architettonico che, in realtà, pesava 4 etti.
  94. Ha animali? La mia micia Memè.
  95. Sushi o cucina romanesca? Dipende da quando ho fame, come ho fame e che tipo di fame ho.
  96. Cucina? Lo odio. Se invito amici a casa è per chiacchierare. Oddio, poi si può sempre fare arrivare una pizza.
  97. Porta l'orologio? Mai.
  98. Quindi guarda sul telefono? So sempre, esattamente, che ore sono. Il mio orologio è interno.
  99. Il tempo corre troppo? Un giorno, da bambina, qualcuno mi chiese che età avessi e io risposi “Sono millenaria!”. Non so nemmeno quanti anni ho! Se non c’è qualcuno che me lo dice scordo il mio compleanno.
  100. Se non fosse stata Patty chi avrebbe voluto essere? Un grande direttore d'orchestra, ho studiato per quello. Non si sa mai, magari tra due anni lo faccio.