Il sole filtra dalle tende dello studio in zona Nord, e diventa lattiginoso. Lui (due nuovi Montalbano appena andati in onda, altri in cantiere) di lattiginoso non ha niente però. A parte la secondogenita Bianca che brandisce compiaciuto, in attesa che la portino da Luisa Ranieri per la poppata. Reduce dal successo della pièce teatrale The Pride (riprenderà nel 2017 da Milano), una storia di omosessualità che poi è sul coraggio di essere se stessi, Luca Zingaretti come ci eravamo immaginati è a tenuta stagna. E anche no.

  1. Quando si guarda allo specchio cosa le dà più fastidio? Forse non ci faccio caso o forse non accetto niente. Non avere capelli aiuta però, ti ferma nel tempo. Al massimo vedi la faccia più o meno gonfia.
  2. Lo sa che piace alle donne per quel suo misto di ruvidezza e accoglienza? Sì. No. Non ruvidezza, più pane al pane e vino al vino.
  3. Ma bianco o rosso? Rosso.
  4. Cose che non riesce a mangiare? Purtroppo niente.
  5. La coratella? Per carità di Dio. Niente fegato, cervella, interiora.
  6. Chi è Dio? Ognuno può scegliersi quello che preferisce.
  7. Dove si va quando si muore? Eh, da nessuna parte. Si muore e non ci piace. Ci siamo persino inventati religioni, filosofie, ma non riusciamo ad accettare che tutto quello che siamo, pensieri, aspirazioni, affetti, bisogni, inizino a dissolversi perché delle cellule smettono di funzionare.
  8. In una frase, chi è Luca Zingaretti? Un essere umano, con tutto ciò che questo comporta.
  9. Si è mai sentito un po’ gay? No. In che senso? Però mi dicono tutti, amici, mia moglie e le compagne passate, che ho un femminile molto sviluppato, che mi è molto utile per entrare in empatia con le persone.
  10. Se le sue figlie avessero due madri o due padri, le andrebbe bene? Su questa cosa sospendo il giudizio.
  11. Crede che le donne siano discriminate?Rispetto a vent’anni fa hanno fatto passi da gigante. Penso ci sia molto da fare, ma proprio l’altro giorno mi intervistavano sui diritti dei gay, e io dico, ognuno si combatte le battaglie sue, non si può avere la presunzione che all’improvviso tutto debba essere risolto. Ci sono resistenze, è ovvio, ci vuole tempo. Ogni cosa che riguarda il genere umano è stata il risultato di battaglie vinte e passi indietro. Tanto arriva sempre il momento in cui una verità non può essere negata.
  12. Il posto più brutto dove è stato? Sofia in Bulgaria, appena post cortina. Mamma, mamma mia.
  13. Il posto più bello dove è stato? Ci vivo, nel posto più bello.
  14. Roma è messa male come dicono? Come dicono?
  15. Che è messa male. È stata mal governata. Ma non è un’esclusiva romana. Mi preoccupa di più che adesso la politica non riesca a esprimere un sindaco all’altezza.
  16. Un vizio che si tiene stretto? Giocà a pallone.
  17. Non è un vizio. Cos’è un vizio?
  18. Non so, una dipendenza, il fumo, la tv... Mi verrebbe in mente qualche altra cosa ma se è un vizio, voglio dire, lo coltivo.
  19. Un film che le ha cambiato la vita? American Beauty. Avevo 40 anni come il protagonista. Vedere uno che ha dimenticato di chiedersi dove sta andando la sua vita, è stato un colpo. Perché non te ne accorgi che smetti di chiedertelo.
  20. Cosa la fa innervosire? La furbizia. Mi fa incazzare proprio, mi dà alla testa.
  21. Cosa le fa venire la malinconia? Ah, ma a me piace! Le foglie in autunno, un barbone per strada, un letto sfatto.
  22. Un libro che regalerebbe a tutti?Doppio sogno di Schnitzler.
  23. Indiscrezioni sul suo film da regista?No.
  24. Cosa manca ai bambini di oggi? Ai nostri, il desiderio.
  25. Si veste come Montalbano? No.
  26. In quali panni si sente scomodo? Per giacca e cravatta non c’ho le movenze, li distruggo, io, i vestiti.
  27. Perché la gente va meno al cinema? Perché ce l’ha a casa.
  28. Non è la stessa cosa! Perché la gente si mangia il ragù pronto invece di quello della nonna, che lo metti su alle 9 del mattino?
  29. Perché non ha tempo? Ecco.
  30. Che rapporto ha con le serie tv? Non ne ho mai vista una fino a Breaking Bad, mi sono bevuto tutti gli episodi in una notte e sono impazzito. Poi sono tornato nell’assoluto disinteresse.
  31. Tex Willer, Dylan Dog o Topolino? Topolino.
  32. Sa che il giovane Montalbano non le assomiglia per niente? Che cos’è il giovane Montalbano?
  33. Il suo prequel. Hanno fatto un prequel? Stimo moltissimo Riondino.
  34. Cosa le dà fastidio del cinema di oggi?Niente.
  35. Ci sono meno film belli di un tempo?Sì. Il mondo va più veloce e le cose sono meno ragionate.
  36. Le dicono: deve scegliere, o solo teatro o solo cinema. Gli dico, piatevela in saccoccia.
  37. È meteoropatico? Gravemente.
  38. Un suo personale tabù? Faccio fatica a parlare di tabù. Presuppone un’accezione negativa, ma se una cosa la evito o non ne voglio parlare, c’è un motivo valido.
  39. Per esempio? Eh, proprio la morte. Deve essere rimossa per poter vivere giorno per giorno, credo sia salutare. Pensi a quei 50 ostaggi americani in Iran quando salì al potere Khomeini. Ogni giorno li portavano nel cortile e gli dicevano, adesso vi uccidiamo, e poi si facevano delle grasse risate. Quando furono liberati, avevano delle turbe. È come se uno con una macchina da strada fosse andato a fare il fuoristrada, e le balestre si fossero rotte.
  40. Archiviamo l’ingombrante tema “morte” con un epitaffio. Quale si dedicherebbe? In un cimitero di Budapest un intellettuale satirico si è fatto mettere un cono di pietra sulla tomba perché un avversario gli disse, “quando morirai verrò a cagare sulla tua tomba”. Sotto il cono c’è scritto: “Provaci”. Però io non ho un senso dell’umorismo così spiccato, mi girano molto le scatole all’idea di andarmene.
  41. La sua più grande paura? Che possa succedere qualcosa di brutto alle mie figlie, ho spostato tutte le mie ansie là.
  42. Il suo difetto? Sono irascibile.
  43. L’ultima volta che si è sentito smarrito?Alla morte di mia zia. E di Luca Ronconi.
  44. Shopping. A cosa non sa resistere? A una penna.
  45. Biro o stilografica? Entrambe. Appena ne ho una in mano che scrive bene, la voglio.
  46. La ricetta per un amore senza scadenza?In una discussione, non bisogna mai stravincere. Devi avere rispetto. Se no si formano troppe incrostazioni.
  47. La domanda più scomoda che le hanno fatto?Quelle stronzate che ti chiedono: “Cos’è l’amore per Zingaretti?”. E pensi nooo!
  48. Si sente onnipotente? No.
  49. Quando si sente impotente? Spesso. E mi ripeto quel detto: se puoi fare qualcosa perché preoccuparsi, e se non puoi, perché preoccuparsi.
  50. Funziona? Mica sempre.
  51. Un rimpianto? Non ne ho.
  52. Un addio doloroso? Troppo privato.
  53. Le piace doppiarsi? Non sono capace, quando mi doppio mi sto sulle palle.
  54. Si è mai perso? Sì, negli ultimi anni del liceo. E intorno ai 40.
  55. È re d’Italia per un giorno. Può promulgare una legge da applicare subito. Farei quella sullo stalking.
  56. Ma c’è già! Sì, ma non funziona, è uno schifo.
  57. Lei ha un passato nel Partito di unità proletaria. Mi dica una cosa troppo di sinistra per riuscire a condividerla.Che siamo tutti uguali. Pensarlo ha provocato tanti guasti nel socialismo reale.
  58. Quella più di sinistra che si sente di condividere? Tutti devono poter accedere agli stessi diritti.
  59. Adesso, una cosa di destra che condivide.Penso di essere un uomo di destra che si è trovato a vivere in Italia, e quindi sono di sinistra perché la nostra destra è totalmente impresentabile.
  60. E dunque cosa le piace delle idee di destra? Il tema della sicurezza, che è di destra solo qui in Italia. Pronunci la parola e ti dicono ah, sei un fascista. Io dico no, la gente ha paura perché si trova davanti dei fenomeni fino a poco tempo fa sconosciuti, non sa come far fronte e si chiude.
  61. Intende l’immigrazione? Sì. Facile dire: sei razzista. Nella realtà ci devi andare dentro, certe cose alla gente le devi spiegare.
  62. E chi le deve spiegare? C’è una élite in questo paese? È capace di argomentare a un cittadino come me perché dovrebbe accogliere i migranti? Il razzismo ha qualcosa di adattivo, la paura dell’altro è innata. Ma nessuno spiega perché non bisogna avere paura, cosa significa accogliere queste persone, e perché è necessario inventarsi un nuovo modo di stare insieme.
  63. Il terrorismo non aiuta. I terroristi hanno capito che questo sistema in cui viviamo noi, ti facilita la vita ma è estremamente vulnerabile. Basta un granello di sabbia in questo ingranaggio... Poi se chi ti dice di non aver paura, di prendere il treno, gira in elicottero...
  64. Uno slogan intorno a cui costruirebbe un partito?Non lo costruirei, sono un artista, faccio politica con le mie scelte artistiche.
  65. Le sarebbe piaciuto un figlio maschio?No. Cioè, non è che non mi sarebbe piaciuto. Ma non rimpiango di avere due figlie femmine, anzi.
  66. Il suo localino preferito? Bubi’s.
  67. Treno, aereo, auto o ferry? Treno tutta la vita, sono un patito, ci ho fatto i primi anni di tournée. Freddo, neve, pioggia, vento: stai lì, leggi...
  68. Un incubo ricorrente? Entro in scena, non so cosa dire. C’ho il pubblico davanti, devo inventare.
  69. Quanto piange? Quando? Al cinema, e poi al bisogno
  70. La sua peggiore gaffe? Guardi, sono attentissimo a non farne.
  71. Cosa la imbarazza di se stesso? Questa eccessiva rigidità. Io voglio che le cose vadano come devono andare. Non mi inviti a una festa? Io non ci vengo. Un amico dice andiamo, che te frega, ma io no. È menoso. Sono al limite del bacchettone. Ma sto migliorando.
  72. Il suo pensiero stupendo. Mia moglie.
  73. Tre canzoni per la colonna sonora della sua vita? Alice di De Gregori, Stare bene a metà di Pino Daniele, Colleghi trascurati di Paolo Conte.
  74. Il ricordo più vivido della sua infanzia?Di solito i più vividi non sono bei ricordi, ho in mente una litigata, non mia, di più non dico. E il mare di Senigallia.
  75. Due figure-modello, che hanno un ruolo importante nella sua vita. Teresa Batista stanca di guerra (dal romanzo di Jorge Amado). E Totti.
  76. Se non a calcio a cosa si farebbe una partita?A poker.
  77. Un film da interprete che le ha cambiato la vita? Il branco di Marco Risi. Tutti a farmi i complimenti, ero giovane, dissi adesso mi cambia la vita, ma naturalmente non fu così. Vedere la sala grande di Venezia che fa buuu! È stata la situazione più traumatica della carriera. E Uma Thurman disse che il film era troppo violento. Poi s’è messa a fa’...
  78. La cosa più avventurosa che le è capitato di fare? Spenzolarmi da un quarto piano, da ragazzino. Siccome avevo paura di aver paura, mi spenzolavo. Finché un giorno mi ha visto mia madre e mi ha pestato
  79. Cosa non regalerebbe a nessuno? Non mi metterei mai in mutande per ottenere un applauso.
  80. Che rapporto ha coi social? Si basano su un equivoco, uno crede di scrivere quello che pensa sia il suo vero io, invece non dice mai la verità, ma ciò che pensa gli altri pensino sia la verità.
  81. Quando si sente solo? Sempre. Come tutti. Ma va bene, è una condizione necessaria a vivere una vita soddisfacente.
  82. È stanco di rispondere? No, mi diverto. Ma devo andare...
  83. Il suo viaggio memorabile? Il Brasile. L’Argentina. Un sacco di gente dice la Thailandia. Sì, ma c’è sempre ‘sta puzza di cibo, di non so che. Invece in America Latina mi sento a casa.
  84. L’attrice più sexy di sempre? A parte mia moglie, ce ne sono due che stimo molto....
  85. Intendiamo sexy... Ma le due cose devono andare insieme, se no perdo qualunque attrazione. Kate Winslet e Nicole Kidman.
  86. Ma è rifatta! Prima che si rifacesse. Le rifatte vanno in una categoria a parte che non considero.
  87. Mai provato a meditare? Sì.
  88. Con soddisfazione? Sì, ma ho smesso. E uno dice, come, perché? Sono sempre stato un tipo fattivo (fa toc toc sul tavolo). Ma sento che lì ci sarebbero dei territori interessanti da esplorare.
  89. Che rapporto ha coi fenomeni paranormali? Mica staremo ancora a pensare che si sposta il bicchiere. Al massimo si può riuscire a vedere l’aura delle persone.
  90. Le piacciono i film dell’orrore? No.
  91. Ha mai pensato a un ruolo aereo ed efebico?Sì, ma è evidente, devo assecondarmi.
  92. Come li vede i ventenni? Gli abbiamo lasciato un mondo difficile. Ma ho molta fiducia.
  93. Un atteggiamento femminile che detesta.Quando se la tirano.
  94. Uno maschile che odia? Quando fanno i maschi.
  95. È più difficile interpretare un buono, un cattivo o un mediocre? È difficile se sono brutti personaggi. Ci sono mediocri meravigliosi.
  96. Cosa vorrebbe che le chiedessi? Mi basta che scriva le risposte come stanno.
  97. Perché non si riesce a protestare con successo?Sono stati tutti molto felici che crollassero le ideologie, ma il problema è che non credere in tanti in una stessa cosa ti slega, ti disunisce.
  98. Ma adesso c’è la rete! Appunto.
  99. Ma ha restituito un po’ di potere alle masse...Mi arriva ogni giorno un’email di change.org, ma insomma così non ha senso, non potete rompermi i coglioni di continuo, per carità, solo battaglie valide, ma sceglierle tutte è come sceglierne nessuna.
  100. Che rapporto ha col senso di colpa? So’ impicciato.