Avviso ai naviganti: questo è un articolo dedicato a veri intenditori di cinema e a lettori un po’ agé. Kim Novak, per gli uni e per gli altri, è oggetto di culto e non si discute. Motivo di questa dedica amorosa alla diva che piaceva tantissimo ad Alfred Hitchcock? Perché per lei il 13 febbraio 2018 è il giorno di un compleanno importante: 85 anni. E le sue foto recenti in pantaloni a zampa la mostrano ancora – beh, wow – il tipo di donna che vorremmo essere tutte alla sua età. Questo è IL motivo per ri-leggere, ri-innamorarsi di Kim Novak attrice che a Hollywood è ancora nota come “l’ultima dea del sesso” (capito?). Quella Kim Novak che è stata la protagonista di Vertigo, uscito in Italia col titolo La donna che visse due volte, oggi considerato uno dei film più belli della storia del cinema. Quella Kim Novak che oggi si gode la vita nel suo immenso ranch nel sud dell’Oregon, dove razzola in lungo e largo in stivali da cowboy a bordo di un (infangatissimo) fuoristrada con cui raduna i cavalli e i lama che alleva (sì alleva dei lama).

Face, Hair, Lip, Eyebrow, Forehead, Head, Hairstyle, Chin, Beauty, Skin, pinterest
Getty
Kim Novak nel 1955

Kim Novak, vero nome Marilyn Pauline Novak prima di diventare attrice è stata tutto quello che si è...prima di diventare attrici iconiche. Ha fatto l’assistente a un dentista, una di quelle inservienti col cappellino che manovrava l’ascensore negli hotel di lusso, la commessa, e poi la modella (Kim Novak è alta 168 cm, una misura ragguardevole, per la sua generazione). È nata a Chicago e il cognome ceco è dovuto alle origini dei genitori, entrambi insegnanti, anche se il padre, durante la Grande Depressione aveva dovuto lavorare sui treni postali. Nel mondo del cinema Marlilyn Pauline c’è capitata per caso, ma non troppo. Dopo essere stata la testimonial di una marca di frigoriferi (Miss Deepfreeze era il nome con cui la gente che la riconosceva la chiamava per strada) si era incoraggiata a trasferirsi a Los Angeles e grazie a una particina non accreditata in The French Line, un film del 1954, viene notata da un agente che la mette sotto contratto. Questa è la prima occasione in cui dimostra quanto avesse la testa dura. L'agente le vuole infatti cambiare il nome in Kit Marlowe perché a detta sua, a nessuno interessava una ragazza con un cognome “polacco” (sbagliando anche nazione). Lei tiene duro e la spunta con una via di mezzo. L’agente le procura un contratto con la Columbia che vuole lanciarla come erede dell’ormai tramontata Rita Hayworth e come rivale di Marilyn Monroe. E gira il suo primo film, Pushover(in Italia uscirà col titolo Criminale di turno). Seguiranno altri titoli, tra cui Picnic del 1955 in cui accetta di recitare con una parrucca rossa e vince un Golden Globe come migliore Nuova Promessa. Fino al primo vero successo consistente.

Pink, Purple, Beauty, Dress, Fashion, Blond, Sitting, Photo shoot, Costume, Model, pinterest
Getty

Otto Preminger la vuole infatti in L’uomo dal braccio d’oro al fianco di Frank Sinatra. Kim è un’antagonista ma dalla presenza bollente, tanto da rubare la scena agli attori principali, compresa Eleanor Parker. Seguono tre pellicole dirette da George Sidney (in uno, Pal Joey, è ancora sul set con Sinatra, ma anche con Rita Hayworth) e poi entra nella sua vita Alfred Hitchcock che la vuole per La donna che visse due volte. In verità, lui aveva scelto un’altra attrice, Vera Miles, che per la fortuna di Kim è rimasta incinta proprio poco prima di firmare il contratto. Intanto, Kim è in guerra con la Columbia perché giudica il suo salario di 1250 dollari a settimana ormai (effettivamente) scarso. Cambia agente, ma Harry Cohn, il boss della Columbia, la sospende e ferma le trattative con Hitchcock. Sarà presto costretto dalla tenacia dell’attrice ad accettare una rinegoziazione del contratto per 3000 dollari settimanali, e ad accettare che giri Vertigo, film che lui non approvava.

Photograph, Black, Tree, Standing, Branch, Black-and-white, Leaf, Grass, Fashion, Dress, pinterest
Getty

Un osso duro, Kim Novak. Anni dopo Alfred Hithcock racconterà di quanto fosse una rompiscatole sul set. Non era d’accordo con il look che il regista aveva scelto per il suo personaggio, che considerava “pesante”, “rigido”. La spunta lui, ma giungono a un compromesso: le lascia la libertà di sviluppare il personaggio come meglio crede. Il rapporto tra attrice e regista sarà sempre molto distante, anche in seguito lei dirà di non aver mai capito se apprezzava la sua recitazione. Invece parlerà benissimo del suo co-protagonista James Stewart, dal quale impara moltissimo e col qual instaura un rapporto umano molto forte. La donna che visse due volte è un flop, inizialmente. Poi viene rivalutato dai critici e diventata un cult, addirittura il film più bello della storia e i registi, in seguito loderanno la performance di Kim (Martin Scorsese la definisce “straordinaria”). La sua carriera proseguirà trionfalmente con decine di pellicole tra cui Noi due sconosciuti, di Richard Quine (1960), Schiavo d'amore diretto da Ken Hughes, nel 1964, tratto dall’omonimo romanzo. Sul set di Le avventure e gli amori di Moll Flanders, nel 1965, conosce Richard Johnson con cui si sposa e divorzia dopo tredici mesi. La sua carriera comincia a declinare piano piano ma rivivrà un picco di notorietà con la serie tv Falcon Crest, negli anni 80, dove il suo personaggio si chiama Kit Marlowe come il nome d’arte che voleva affibbiarle il primo agente (ovviamente, l’idea è stata sua). Nel 1966 aveva però già gettato la spugna e abbandonato l’ambiente caotico di Hollywood per trasferirsi (chiamatela stupida) a Big Sur, per poi comprare il ranch e trasferirsi lì col nuovo marito, il veterinario dei suoi cavalli, Robert Malloy. Kim Novak figli non ne ha, per cui ha adottato le tre figlie del marito (che moderna).

Photograph, Headgear, Photography, Monochrome, Vintage clothing, pinterest
Getty
Con David Hemmings, Maria Shell e David Bowie in Just a gigolò (1978)

A Los Angeles ci torna sporadicamente (gira anche Just a Gigolò con David Bowie, nel 1978) fino al 1992 quando smette definitivamente di accettare ruoli e torna a Hollywood solo per ricevere riconoscimenti come l’Eastman Kodak Archives Award per il contributo alla storia del cinema. Durante uno di questi eventi, nel 2004, ha dichiarato di poter forse prendere in considerazione un ultimo ruolo, se ne valesse la pena. Nel 2006 (a 73 anni!) cade da cavallo, si rompe diverse ossa e si riprende completamente in meno di un anno. Nel 2010 sopravvive al cancro al seno. Nel 2013 è a Cannes per la presentazione della versione restaurata di La donna che visse due volte. Nel 2014 si presenta alla cerimonia degli Oscarin gran forma (e sale sul palco con Matthew McConaughey), e poi si difende a spada tratta contro gli haters che la accusano di aver abusato di chirurgia plastica. Nel 2016 durante una crociera di beneficenza organizzata da Turner Classic Movies vende dipinti realizzati da lei con cui raccoglie 7000 dollari che devolve alle organizzazioni di prevenzione del suicidio adolescenziale. Kim Novak grande attrice? Sì, ma anche grande donna. Che non ha mai dato vero scandalo, non si è mai fatta del male più di quanto ogni donna comune può fare (per vocazione), che porta nel carnet diversi amori famosi e presunti, come Frank Sinatra, il principe Alu Khan e persino uno sospetto con Bob Kennedy (senza aver dovuto soccombere alla maledizione della famiglia presidenziale). E che ha saputo dire “basta” alle malie di Hollywood al momento giusto. E se ne facessimo il nostro nuovo modello da seguire?

Red carpet, Carpet, Clothing, Premiere, Flooring, Fashion, Footwear, Event, Outerwear, Formal wear, pinterest
Getty
Kim Novak nel 2015