La principessa Diana fu una vera pioniera, dai suoi iconici momenti di stile alla sua determinazione a essere umana. Abbandonò persino il protocollo reale di indossare i guanti in modo da potere avere un contatto diretto con le persone che incontrava. Smise anche di indossare copricapo, sostenendo che: «non puoi coccolare un bambino se indossi un cappello».

Senza temere di non rispettare il protocollo reale, la principessa Diana cambiò anche il modo in cui le donne reali partoriscono. Partorire secondo il protocollo reale nel 1840 significava subire un twilight sleep, "sonno del crepuscolo", grazie al quale il bambino sarebbe stato tirato fuori con un forcipe mentre la madre era sotto anestesia generale, modalità di parto che la regina Vittoria e la regina Elisabetta II avevano accettato per un parto indolore e senza traumi.

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La principessa Diana andò contro la tradizione. Non solo scelse di rimanere sveglia e di avere un parto naturale, ma scelse anche di partorire in piedi, seguita dall'esperta di parto naturale Sheila Kitzinger che ricordò, infatti, che Diana non volle sdraiarsi, ma preferì partorire in posizione eretta. «Carlo sembrava abbastanza forte per tenerla», ricorda Kitzinger. «Infatti andò proprio così. Fu la prima nascita reale attiva, in completo contrasto con i precedenti parti reali».

La decisione della principessa Diana di partorire in modo naturale all'ospedale St. Mary's di Paddington, abbandonando la tradizione reale di partorire in anestesia generale a Kensington Palace, è la stessa presa da Kate Middleton che ha dato alla luce sia il Principe George sia la Principessa Charlotte nello stesso reparto in cui partorì Lady D. Siamo sicuri che la principessa Diana sarebbe orgogliosa del fatto che suo figlio e sua nuora hanno trasformato la sua pionieristica decisione in una (nuova) tradizione reale.

Via marieclaire.co.uk

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