Se a volte vi chiedete “chissà cosa sta facendo ora la regina Elisabetta?”, questo è il momento in cui lo potete sapere per certo. Piange. Piange il suo amato Willow, l’ultimo dei famosi cani Corgi da cui sembrava inseparabile, disperata come noi comuni mortali quando uno dei nostri adorati pelosi ci lascia, se gli abbiamo voluto bene davvero. Nemmeno lei che è una delle persone più ricche del mondo ha la facoltà di riportarlo in vita. Willow aveva 15 anni e chi ha avuto un cane così longevo sa che quando se ne vanno è come aver perso un figlio. Elisabetta è un’appassionata della razza Pembroke Welsh Corgi da quando era bambina, così come sua madre: in una statua di bronzo in sua memoria la regina madre è ritratta con un Corgi in grembo e uno a terra che la guarda con amore. Una passione tale da aver licenziato in tronco un inserviente, qualche anno fa, colpevole di aver versato per scherzo del liquore nell’acqua delle ciotole per il gusto di vederli sbandare. Elisabetta II, in oltre 90 anni di vita, di Corgi ne ha allevati una 30ina. Uno dei più amati è stato Sugar, i cui due cuccioli Whiskey e Sherry, nel Natale del 1955, sono diventati il dono per i principini Carlo e Anna. Nel 1968 ne possedeva una, Susan, particolarmente problematica: mordeva chiunque si avvicinasse alla padrona, e quando la regina era in vacanza a Balmoral, mordeva anche i postini al cancello. La regina fu costretta a ricorrere a un educatore per cercare di controllare la cagnolina feroce e a far affiggere davanti alla residenza estiva il classico cartello “attenti al cane”.

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Elisabetta nel 1936 con un Corgi di famiglia

Willow, però era speciale, la sua scomparsa è “la fine di un’era”, come dice l’Express, è c’è un motivo. A un certo punto della sua vita, quando già aveva superato la 70ina, la regina ha infatti deciso che se un Corgi le dava felicità, cinque le avrebbe quintuplicato il buonumore. A parte qualche punto di sutura a un dito che si è procurata cercando di dividerli durante una rissa canina, probabilmente la cura ha funzionato. I Fantastici Cinque si chiamavano Monty, Emma, Linnet, Willow e Holly, e da come raccontano ex servitori e ospiti, li aveva viziati amorosamente. Anche un po’ troppo. Un ex chef di corte ha raccontato di quando si è recato al lavoro la prima volta e, incrociando sua maestà in giardino, l’emozione ha subito lasciato posto alla paura quando ha scoperto di non andare a genio ai pestiferi pelosetti che lo hanno attaccato, costringendolo a una fuga rocambolesca. La regina, invece di richiamarli, rideva a crepapelle. Ma in fatto di aneddoti fra The Queen e i suoi cani, ci sono anche testimoni pronti a giurare di averla vista fare qualcosa di molto democratico per colpa loro, anche se in situazioni informali. Quando uno dei Corgi non si prendeva il disturbo di arrivare fino in giardino per i bisognini, e li depositava lì dove era la padrona, magari su tappeti pregiatissimi e di fronte a familiari e amici ospiti, lei senza fare un plissé si procurava un sacchettino e dei fazzolettini di carta e provvedeva a metterci rimedio personalmente, per non costringere il personale del castello a svolgere un lavoro che per lei aveva un valore materno, ma per gli altri sarebbe stato spiacevole.

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Elisabetta con uno dei suoi Corgi

Ovviamente, i cinque piccoletti hanno fatto una vita privilegiatissima (sì, la regina fa molta beneficenza, quindi può anche viziare i cani). A Buckingham Palace avevano la loro area riservata chiamata Corgi Room, ognuno con i suoi cestini personalizzati per accoccolarsi. Probabilmente, se non avesse Filippo, la sera la regina ne avrebbe portato uno con sé sul lettone. O forse tutti. Invece all’ora di dormire li accompagnava personalmente alle loro cucce. Elisabetta sceglieva personalmente il loro menu (preferibilmente coniglio fresco o manzo), sceglieva la lettiera della Corgi Room e a Natale ha sempre preparato dei pacchi dono anche per loro, con accessori e biscottini. Alle loro sepolture sono riservate delle zone dei giardini nelle varie residenze, dove vengono deposti con una lapide a seconda di dove si trovavano al momento del decesso. Nel 2015 la regina, cosciente dell’età che ha raggiunto, ha deciso che non avrebbe più allevato nuovi Corgi per non lasciarli “orfani” delle sue cure. Una decisione che prese anche il giornalista Indro Montanelli, appassionato di pastori tedeschi. Quando il tumore di cui Willow era malato è avanzato troppo, la regina ha deciso di farlo addormentare "non sopporta vederli soffrire", ha riferito una fonte dal palazzo. Ora che anche l’ultimo dei fantastici cinque se n’è andato, negli anni che restano la regina dovrà farne a meno di un cane, ma la cosa triste è che, secondo le fonti, ha preso questo lutto come una simbolica fine della sua era. Per ora a distrarla ci penseranno le nozze del nipote Harry con Meghan. Dopo, chissà.

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