La cosa più bella delle nozze sono i regali. I regali dei royal wedding, come quello del Principe Harry e Meghan, sono una faccenda che non coinvolge solo i destinatari. È come se chi li elargisce dovesse renderne conto a tutto il mondo, perché i giudizi possono essere una promozione o una bocciatura. A essere preso di mira, adesso, è lo York Cottage che la regina Elisabetta avrebbe deciso di regalare come residenza estiva al nipote e alla sua sposa americana. La stampa inglese ha annunciato con un certo entusiasmo, in questi giorni la scelta dell’amena villetta nel Norfolk, estensione di Sandringham Estate, la casa di campagna della regina, come posticino per la villeggiatura della coppia. È vicino alla nonna, vicino a Anmer Hall, la residenza estiva di William e Kate, ed è al momento “vacante”, anche se è la sede della società immobiliare reale che gestisce tutte le proprietà della regina. Fra le testate più scaltre, come il Daily Mail e il Daily Star, c'è però chi comincia ad avanzare qualche obiezione sul dono. Il posto infatti avrebbe una storia un po’ infelice. E sembra sia addirittura infestato dai fantasmi (... really?). Cosa a cui gli inglesi non vogliono smettere di credere.

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York Cottage nel 1895

Una rapida esplorazione della storia del villino e degli aneddoti che lo perseguitano è d’obbligo. Il nome orginale era Bachelor's Cottage, è stato costruito come depandance di Sandringham Estate e nel 1893 re Edoardo VII (il primogenito di Victoria e Albert) ne ha fatto il dono di nozze al figlio Giorgio V (padre di Edoardo VIII, quello che abdicherà in favore di Giorgio VI, il padre di Elisabetta). Un po’ di passaggi immobiliari e dinastici sono quindi chiariti. Giorgio V ne era entusiasta. Gli estimatori di architettura di ieri e oggi, un po’ meno. Re Giorgio diceva di amarlo perché sembrava fatto con tre pub assemblati insieme, il che non sembra il massimo dello chic. Lady Donaldson, famosa biografa dei reali, lo descriveva come una delle residenze più eccentriche di sempre della famiglia, arredata da Giorgio con strana mobilia cercata col lumicino nel catalogo di Maple & co., un mobilificio molto popolare dall'epoca vittoriana. Poi è accaduto qualcosa.

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Alberto Vittorio Cristiano Edoardo di Sassonia-Coburgo-Gotha detto Principe Eddy

Le fortune di York Cottage infatti, finiscono qui. Da allora tutti coloro che l’hanno ereditato lo hanno definito “buio, kitch, spettrale". E secondo qualcuno, è anche infestato da un fantasma. L’anima persa che vaga fra le sue stanze sarebbe quella del principe Alberto Vittorio, detto Eddy, il primogenito di Edoardo VII. La storia del principe Eddy è una delle più chiacchierate della discendenza reale. Si arruolò, ma senza mai fare vita militare. Secondo una leggenda, si era sposato appena ventenne in segreto con una plebea, una corista di nome Lydia Miller, che si è poi suicidata. Di certo era restio a fidanzarsi, finché non gli vennero praticamente imposte le nozze con Mary di Teck. Si diceva che fosse bisessuale e che dopo una famosa retata nel bordello di Cleveland Street i gestori avessero dichiarato che fra i loro clienti c'era anche il principe e che si accompagnava a uomini, uno scandalo apparentemente insabbiato dalla Corona (di certo, nonostante l’omosessualità fosse reato, nessuno fu condannato). Ma il gossip più pesante che la sua reputazione si porta dietro è il sospetto che fosse il famigerato Jack Lo Squartatore. In verità, esistono molti documenti che provano la sua assenza da Londra nei giorni dei delitti, spesso commessi mentre lui era a Balmoral, ma una frangia di complottisti tende ancora ad attribuirgli questa etichetta infamante insinuando che siano stati redatti dei falsi storici per coprirlo. Il principe Eddy morì di febbre tifoide nel 1892- Aveva solo 28 anni. Sua moglie, Mary di Tecksi sposò con suo fratello, il futuro re Giorgio V, e insieme saranno i futuri nonni della regina Elisabetta.

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Che il povero defunto non fosse una cattiva persona lo si capisce anche dall’ondata di commozione e dai lutti rigorosi che la sua morte suscitò nella famiglia reale. Ma è da quel momento che comincia a circolare la leggenda del fantasma del principe Eddy. Pare che Re Giorgio e Mary a un certo punto non volessero più andare a Sandrigham Estate per non avvicinarsi a quel cottage maledetto. Dopo di loro, nessun altro membro della famiglia si è sperticato dal desiderio di andarci a soggiornare, per cui York Cottage è rimasto più o meno deserto, fino a quando non è stato utilizzato come ufficio. Fra i membri della famiglia reale è conosciuto col dispregiativo “redbrick horror”, un orrore di mattoni rossi. Il Daily Mail rammenta in un articolo la descrizione che ne fece un visitatore: "una piccola villa spettrale circondata da boschetti di alloro e rododendri con uno stagno, sulla cui riva un pellicano plumbeo guarda disperato sull'acqua sottostante”. Molto promettente. Ce la farà la raggiante Meghan Markle, abituata al sole della California, a gradire questa specie di tana di Voldemort?