Chi è Ewa Aulin? Chi è Ewa Aulin oggi? E, soprattutto, perché ne parlano tutti? Non sarà mica che può accadere anche questo, di vivere i proverbiali 15 minuti di popolarità in gioventù, ma poi passa il tempo e quel momento si ripete quando ormai non ci pensi più e l’unico obiettivo è magari di preparare un kanelbullar da manuale - il tipico cannolo dolce svedese alla cannella -, ammesso che dopo tanti anni lontana dalla Svezia te lo ricordi ancora. Questa bella signora di 68 anni si è ritrovata di colpo in trending topic in Italia per un motivo disarmante: sua figlia è la compagna del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ed ecco rispuntare dalla soffitta tutte le foto degli anni 60 e 70, quando Ewa era una cantante e un’attrice bellissima e chic, che faceva impazzire i registi europei ma soprattutto italiani, non immuni dal mito di quei tempi della bella bionda svedese che i maschi nostrani attendevano con impazienza d’estate, quando venivano qui a scottarsi la pelle di luna.

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Il curriculum e la filmografia di Ewa Aulin sono praticamente blasonati: ha lavorato con Alberto Lattuada (Don Giovanni in Sicilia, 1967) e Christian Marquand, (Candy e il suo pazzo mondo, 1968) ha recitato con Jean-Louis Trintignan (Col cuore in gola, 1967; La morte ha fatto l’uovo, 1968), con Donald Sutherland e Gene Wilder (Fate la rivoluzione senza di noi, 1970). Ha ottenuto una nomination al Golden Globe come rivelazione dell’anno, ma le venne soffiato da Olivia Hussey che spopolava con Romeo e Giulietta di Zeffirelli, non certo l’ultima arrivata.

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Negli anni 70 Ewa Aulin era anche una ragazza che dettava stile. Oggi si sarebbe detto di lei “è una influencer”: le sue foto Seventies sono di quelle che insegnano a portare una minigonna con tutti crismi e lo chignon da Eva Kant sembrando una collegiale che ha rubato caramelle (l'espressione "ninfetta bionda" è stata coniata per lei). Se non si fosse ritirata a 23 anni stufa dell’ambiente del cinema (chissà se anche lei ha qualche #metoo da raccontare?) con quel broncio che sfoggiava avrebbe potuto essere l’erede di Brigitte Bardot. Invece, si iscrisse all’università, si sposò un italiano (che ha fondato l'Hotel Plaza di Roma), ebbe due figlie, e proprio per via di una delle due, Olivia, è tornata alla ribalta (e improvvisamente tutti cercano le foto di Ewa Aulin oggi) perché compagna di un rappresentante delle istituzioni. Peccato solo che invece di ricordare tutto il suo passato promettente, faccia notizia oggi nel suo curriculum un solo nome: quello di Tinto Brass. Cercando forse di suscitare pruderie. A parte che non ci sarebbe nulla di male ad aver girato un film erotico, solo pochi ingenui, forse, non sanno che il famoso regista di origini goriziane non è stato sempre un regista di film osé. Ha infatti, ha alle spalle una lunga scia di pellicola che di erotico non avevano proprio nulla, ha firmato anche episodi in quei bei film corali che andavano per la maggiore nei 60, anche con Comencini e Bolognini. Tinto Brass, tecnicamente, ha ragione a dire “L’ho lanciata io”, ma Ewa Aulin ha girato con lui, nel 1967, il thriller londinese Col cuore in gola, dove interpreta un’assassina che fa perdere la testa a uno scrittore. Tutto qui. Chissà come se la riderà a leggere di lei, ora che è lontana da tutto questo.

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