George MAC KAY 25 anni, londinese, una faccia fuori standard che, mentre ti chiedi ma è bello o no?, ti si è già incapsulata nel muscolo cardiaco come un microchip. Madre costumista, padre produttore (e australiano), ex fidanzata un’irlandesina di nome Saoirse Ronan. Riteniamo che la sua vita professionale abbia un prima e un dopo la scena della dichiarazione d’amore in Captain Fantastic. Ma già con Pride che soddisfazioni. Next: tanta roba da far girare la testa. Sarà in Ophelia con Naomi Watts, in Marrowbone con Mia Goth e con Michaela Coel (quella di Chewing Gum) e in Been So Long, un musical soul ’n funk.

Arnaud VALOIS Calamitico. Sensualissimo. Dopo una carriera da modello (per Jean Paul Gaultier, Dolce&Gabbana e Yves Saint Laurent il cui direttore creativo, Anthony Vaccarello, è suo amico) e una da attore in fiore (ha lavorato anche con André Téchiné), lui dal 2011, a soli 27 anni, si era ritirato. Aveva aperto un piccolo centro di massaggio Thai e sofrologia e stava benissimo. Cosa gli è venuto in mente di ricascarci e recitare in 120 battiti al minuto di Robin Campillo, il film sull’Aids negli anni 90 che ha vinto il Premio della critica a Cannes e che l’ha trasformato nella rivelazione dell’anno. Adesso dice che tutti i registi lo chiamano e non sa cosa fare. Se vuole un consiglio, siamo qui.

Ezra MILLER Sì, lo sappiamo che si è più volte autodefinito queer. Ciononostante, la sua identità sessuale fluida si è sempre orientata su fidanzate molto femmine, tra cui due bocconcini come Zoë Kravitz e Shailene Woodley. E suo malgrado quella faccia esotica ogni anno (ora ne ha 24) diventa più interessante. Americano con metà geni jewish, dopo l’esordio indie in Afterschool è stato l’inquietante figlio di Tilda Swinton in ...E ora parliamo di Kevin. Da lì si è spostato verso titoli pop (sarà anche nel sequel di Animali fantastici e dove trovarli e in Flashpoint). Ma uno così, non sai mai da che parte (del cinema) ti arriva.

Matteo MARTARI Sua nonna dice che quando recita ha la gobba: a Notre Dame c’è chi schiatta d’invidia. Veronese di 33 anni, ex modello per Moschino, Diesel, Woolrich, con la moda, afferma, ha chiuso. L’avete visto nella mini serie Luisa Spagnoli, poi in Non uccidere - prima e seconda stagione - l’avete desiderato carnalmente. Al fianco di Matilde Gioli in 2Night di Ivan Silvestrini è rimasto folgorato dallo splendore di Roma. Il suo, le francesi lo scopriranno a settembre, con l’uscita in sala di La redoutable di Michel Hazanavicius (da noi a fine ottobre), già candidatissimo a Cannes. Ehi, giù le mani, avete già lo champagne e Arnaud Valois

Koudous SEIHUN Ci sono molti tipi di miracolo. Quello “alla Seihun” consiste nel nascere in Burkina Faso, un giorno andarsene attraversando con ogni mezzo il Mali, il deserto del Sahara, l’Algeria, la Libia e il Mediterraneo, fermarsi in Calabria a raccogliere le arance. Intanto, farsi portavoce dei diritti dei migranti. Il regista Jonas Carpignano l’ha trovato lì quando voleva girare Mediterranea e ne ha fatto il pluripremiato protagonista. Lo rivedrete, a 29 anni, in A Ciambra (pag.178), e sarà il protagonista del prossimo film di Rolando Colla (pag. 180). Dei tanti tipi di bellezza, quella “alla Seihun” è un velluto morbido e resistente uscito dal telaio del dolore e della lotta. Roba che da noi non si fa più.

Tom STURRIDGE «Sono spesso più attratto dalle persone con cui non mi interessa fare sesso». Spiegaci meglio, non abbiamo capito se esserne felici. Comunque. A causa di quello “spesso”, diverso da “sempre”, a 31 anni è già padre di Marlowe, di 4, avuta con Sienna Miller con cui non fa più sesso (?). Inglese, figlio di un’attrice e di un regista, di solida formazione teatrale, ha esordito a 8 anni in La diva Julia. Poi, tra l’altro, è stato in On The Road di Walter Salles e in Song to Song di Terrence Malick. Il bello che deve ancora venire: sarà Lord Byron in Mary Shelley di Haifaa Al-Mansour con Elle Fanning e Maisie Williams, e in 3 Way Junction di Juergen Bollmeyer con Stacy Martin

Jack O’ CONNELL Ci piacciono gli inglesi, si capisce? Lui, 26 anni e un’ascendenza irlandese che lo spettina a dovere, era l’idolo delle ragazzine brit per la sua parte come James Cook nella serie tv Skins, e crescendo è solo migliorato. Se no Angelina Jolie mica lo sceglieva per Unbroken, a fare un campione olimpionico che resiste 47 giorni su una zattera alla deriva durante la Seconda guerra. E Jodie Foster mica gli faceva fare lo psicopatico in Money Monster: due grandi prove dell’esistenza di Jack. Attente al trittico: in Tulip Fever affiancherà Cara Delevingne, Dane DeHaan, Alicia Vikander. Interpreterà nientemeno che Alexander McQueen nell’attesissimo biopic di Andrew Haigh. E si innamorerà di Chloë Grace Moretz al Black and White Ball di Truman Capote in Party of the Century.

Ryan CORR Qual è l’atto più coraggioso di un uomo vero? Chiedetelo a lui, che per girare Holding The Man, storia di una relazione omosessuale lunga 15 anni, fuori dal set andava in giro per bar e ristoranti mano nella mano con il coprotagonista del film. Dice che vedendoli così “combinati” «le persone iniziavano a cambiare atteggiamento. In modo sottile perché nessuno vuole ammettere di essere omofobo. Ma ti fa sentire costantemente a disagio». 28 anni, australiano di Melbourne, dopo un po’ di tv ha esordito al cinema con Spike Jonze in Nel paese delle creature selvagge. Ha lavorato con Russell Crowe e Mel Gibson, ma Mary Magdalene di Garth Davis, con Rooney Mara e Joaquin Phoenix, è il film giusto per uno scatto di carriera

Pyotr SKVORTSOV Bisogna averlo visto sbraitare la Bibbia in Parola di Dio per capire. Il film sulla furia integralista cattolica di un ragazzo russo che mette a soqquadro l’intera scuola ha dimostrato una volta di più che il vasto mondo è pieno di giovani attori di bravura impressionante, e chissà se li conosceremo. Intanto godiamoci lui, russo di 23 anni, reclutato da Jan Peter e Frédéric Goupil nel cast di 18 - Clash of Futures, un’attesa serie in 8 episodi che racconta gli anni 20 e 30 basandosi sulle lettere e i diari di donne, uomini e bambini raccolti negli archivi di tutta Europa. E sarà trasmessa in contemporanea in tutti i paesi all’inizio del 2018, in occasione del centenario della fine della Prima guerra mondiale.

Bill SKARSGÅRD Quanto era bello mentre aiutava Charlize Theron a scavalcare il muro di Berlino in Atomic Blonde. Meno male che ci sono ancora dinastie in grado di produrre rampolli di pregio. Guardate gli Skarsgård. Dunque ricapitoliamo: il padre è il noto attore svedese Stellan. La madre My fa lo stesso lavoro. E poi ci sono i fratelli Alexander, Gustaf, Sam, Eija, Valter: uno più attore (a volte regista) dell’altro, a parte Eija che fa la modella. Torniamo a Bill, 26 anni, che con quella sua eleganza nordica, è il nostro preferito. Aspettatevelo come Filippo II di Spagna mentre Adrien Brody fa Carlo V in Emperor, con Bella Thorne in Assassination Nation ma soprattutto, aaahhhhhh, nel ruolo inquietantissimo di Pennywise nell’It di Andres Muschietti, che arriverà, aaahhhh, in Italia a ottobre.

Alex PETTYFER To’, un altro inglese. E molto intraprendente, anche. A sette anni sfilava per Gap, da più grande per Burberry così poteva pagarsi i suoi viaggi anche se ha paura di volare. Se è per questo è anche astemio. Ma ha molte altre virtù che ha dimostrato, come sapete, in Magic Mike di Steven Soderbergh con Matthew McConaughey e Channing Tatum e nel ruolo di Jerry in Elvis & Nixon. Ma forse non sapete che, intanto, stava fondando la sua Upturn Publishing, una casa editrice indipendente che scova nuovi talenti. Ora, a 27 anni, continua a recitare ma per non annoiarsi esordisce alla regia del suo assai drammatico Back Roads con Juliette Lewis e altre donne

Kofi SIRIBOE Le giornaliste che gli fanno le videointerviste, ce ne fosse una che riesce a stare ferma sul divanetto e concentrarsi sulle domande. Tutta colpa di Ava DuVernay, che quando l’ha scelto per interpretare, nella serie tv Queen Sugar, Ralph Angel, un giovane padre nero che cerca di crescere suo figlio nell’America sudista di oggi, sapeva benissimo cosa sarebbe successo. 23 anni e una prestanza sovrannaturale, Siriboe ha già recitato in filmoni come Whiplash e Straight Outta Compton ma adesso sanno tutti che gli si sono spalancate le porte di Hollywood. Finalmente potrà scrivere, dirigere e come dice lui, “evolvere”. Non troppo, per favore.

Felix MOATI Ci voleva anche uno così, che sostiene di praticare la «nonchalance interessata», ha scritto un romanzo di 300 pagine ma non vuole farlo pubblicare e che prova una certa inquietudine rispetto a «non diventare ciò che sono, l’inconseguenza, l’avere una vita vana». 27 anni, ha già recitato in 11 film (tra cui Il medico di campagna e Cherchez la femme dell’iraniana Sou Abadi) e ha ottenuto due nomination ai César. A ottobre inizierà a girare il suo primo lungometraggio, Les deux fils. Ai francesi ricorda Belmondo da giovane, per noi è “solo” un meraviglioso bohémien. E pare sia di quella rara specie di intellettuale altruista: in strada dicono si offra per portare le buste della spesa alle vecchiette.