È una delle storie d'amore più turbolente, romantiche e tragiche della storia. Iniziata con un bacio appassionato e finita con una scarica di proiettili. L'ha raccontata al cinema il regista Arthur Penn nel film Gangster Story con Warren Beatty e Faye Dunaway. Era il 1967.

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Gangster Story, di Arthur Penn

L'hanno cantata un anno dopo Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg, uno che di storie d'amore tormentate se ne intendeva parecchio. Il brano iniziava così: «Avete letto la storia di Jesse James. Come è vissuto. Come è morto. Vi è piaciuto, eh? Ne volete ancora? Ebbene... Sentite la storia di Bonnie and Clyde...».

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Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg nelle vesti di Bonnie e Clyde alla fine degli anni 60

Perché quella fra Bonnie Parker e Clyde Barrow, coppia di gangster e amanti che negli anni 30 mise a ferro e fuoco Texas, Missouri e Louisiana, è la classica love story dove amore e morte si incontrano, flirtano e poi si confondono fino a perdersi nel buio. Il 29 marzo su Netflix uscirà The Highwaymen, il film che segue la storia vera dei detective che catturarono i due amanti. Protagonisti del film diretto da John Lee Hancock sono Kevin Costner e Woody Harrelson.

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Bonnie e Clyde nel 1933

Narra la leggenda che Bonnie e Clyde si incontrarono nell'inverno del 1930 a casa di un'amica comune a Dallas. Era la fine di gennaio e la ragazza, disoccupata, era andata a trovare Clarence in convalescenza dopo la frattura di un braccio. Proprio in quei giorni arrivò Clyde. Quando i due si videro fu amore a prima vista.

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Faye Dunaway versione Bonnie Parker

Bonnie era la seconda di tre figli, il cui padre, Charles Robert, morì quando lei aveva quattro anni. A quindici anni conobbe un certo Roy Thornton che sposò dopo aver abbandonato la scuola. Ma il matrimonio durò pochissimo. Dal gennaio 1929 in poi i due non si videro mai più. Bonnie tornò a casa della madre e iniziò a fare la sarta. Ma non era felice, tanto che nel 1929, nelle pagine del suo diario scriveva di sentirsi sola e impaziente nella sua vita a Dallas.

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Il manifesto dell’Fbi

Clyde era il quinto di otto figli di una coppia di agricoltori e iniziò prestissimo a fare i conti con la giustizia. Il primo arresto è del 1926 dopo essere fuggito alla polizia che lo stava interrogando per un'auto noleggiata e mai più riconsegnata. Il secondo arresto avvenne per furto di tacchini. Tra il 1927 e il 1929 rapinò negozi e rubò diverse auto. Finì in carcere più volte. Mentre era in cella, il giovane uccise un uomo che lo aveva ripetutamente aggredito sessualmente. Fu il suo primo omicidio. Per evitare i lavori forzati, un giorno convinse un detenuto a tagliargli con un'accetta due dita di un piede. Per questo Clyde zoppicò per il resto della vita.

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Clyde Barrow nel 1933

Il battesimo criminale della coppia avvenne quando Bonnie aiutò Clyde a fuggire di prigione passandogli un’arma durante una visita. Ma la loro fuga vera e propria iniziò nell’aprile del 1932. Bonnie venne arrestata per tre mesi per un furto, mentre Clyde era stato accusato dell’assassinio del proprietario di un negozio di Hillisboro, in Texas, dove con la sua gang aveva organizzato una rapina. Clyde si professò sempre innocente. Ma la moglie della vittima lo riconobbe e lo indicò come responsabile dell’omicidio. Che fare quel punto? Accettare di passare il resto dei giorni in una cella o tentare la fuga? Clyde scelse la seconda e Bonnie lo seguì.

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Faye Dunaway con Warren Beatty in Gangster Story

Nel giro di due anni la loro banda mise a segno rapine, furti e rapimenti. Ci furono anche 13 omicidi. Più volte la polizia arrivò ad un passo dal catturarli, ma ogni volta i due riuscivano a farla franca, e a scomparire nel nulla come fantasmi. Nel '33 durante un controllo nella casa in cui erano nascosti a Joplin, nel Missouri, gli agenti trovarono armi, una poesia scritta a mano da Bonnie e alcuni rullini fotografici non sviluppati. Le foto finirono sulle prime pagine di tutti i giornali dell’epoca rendendo la coppia mitica.

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I giornali dell’epoca parlano della coppia di gangster

Bonnie era una romantica, che amava scrivere poesie. Clyde aveva una passione smisurata per le auto. Per dare la caccia ai due l’FBI aveva istituito una squadra speciale. Pattugliamenti, controlli e soffiate diedero i loro frutti prestissimo. L'epilogo tragico della vicenda avvenne nella primavera del 1934, quando un membro della banda, un certo Henry Methvin, rivelò allo sceriffo gli spostamenti dei due giovani gangster. Il 23 maggio nascosti lungo una stretta strada della Louisiana, i poliziotti attesero il passaggio dell'auto su cui viaggiavano Bonnie e Clyde. L'esca era proprio il furgone di Methvin abbandonandolo sulla carreggiata. Clyde lo riconobbe quasi subito e intuito il rischio cercò di fare marcia indietro. Ma non ci fu il tempo. I due furono immediatamente raggiunti da una pioggia di fuoco.

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L’auto crivellata di colpi

Dentro la macchina crivellata da decine e decine di colpi vennero ritrovate tantissime targhe, fucili e revolver e più di 3 mila proiettili. Bonnie aveva solo 23 anni, Clyde 25. I due furono seppelliti a Dallas, ma non l'uno vicino all’altro perché le rispettive famiglie non vollero. Clyde fu tumulata nel Western Heights Cemetery, Bonnie nel Crown Hill Memorial Park. Sulla tomba della ragazza fu inciso il verso di una sua poesia: «Come i fiori sono resi più profumati / dalla luce del sole e la rugiada / così questo vecchio mondo è più splendente / Grazie all’esistenza di persone come te».