Lo scandalo Epstein si spande come una macchia d’olio sul mare, fuoriuscita dal motore di uno yacht. La metafora lussuosa non è casuale perché, mentre si allarga, la macchia include nuovi nomi. L’ultimo è quello di Ghislaine Maxwell, che fuori dagli Usa era praticamente una sconosciuta ma sta diventando riconoscibile in tutto il mondo, nel modo meno desiderabile che si possa sperare: complice di aver organizzato un giro di prostituzione minorile. Quando nel 2008 il finanziere miliardario 66enne Jeffery Epstein è stato condannato la prima volta per molestie sessuali ai danni di 36 ragazzine 14enni (che negli Usa sembra stia diventando un problema troppo diffuso) e sfruttamento della prostituzione minorile, ha scontato 13 mesi in custodia col permesso di continuare a lavorare. Ma la punizione non deve essere stata proporzionale al reato perché il 6 luglio 2019, Epstein è stato nuovamente arrestato con l'accusa di traffico di minori in Florida e New York. E come sia andata a finire lo sappiamo tutti: un suicidio in cella su cui sono in corso accertamenti.

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Donald e Melania Trump con Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell

Il primo nome a essere rimasto coinvolto nella brutta vicenda è quello del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, perché di Epstein era un buon amico e le loro foto sorridenti insieme, oggi sono a dir poco imbarazzanti. Poi quello di Bill Clinton, di cui in questi giorni ha iniziato a circolare la leggenda secondo cui in casa del miliardario morto ci sarebbe un dipinto che lo ritrae vestito da donna. I sostenitori di Trump e quelli dei Clinton si stanno cimentando in un botta e risposta in cui gli uni accusano l’altro di aver fatto uccidere Epstein simulando il suicidio, per coprire segreti compromettenti che coinvolgono il presidente e l’ex presidente. Poi è saltato fuori il nome del principe Andrea, una bella gatta da pelare per la Corona inglese, che con gli appetiti sessuali del favorito della regina deve confrontarsi da sempre. E infine, meno clamoroso ma che si svelerà decisivo, il nome di Ghislaine Maxwell la quale, ora che l’indagato principale è morto, è diventata il personaggio chiave della vicenda. Ma chi è Ghislaine Maxwell? Cosa c’entra con il presunto traffico di prostitute minorenni che sta monopolizzando la stampa americana?

Per capirlo bisogna partire dalla generazione precedente riassumendo la vita di suo padre, Robert Maxwell. Cresciuto nella povertà in Cecoslovacchia, Maxwell era fuggito dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e aveva trovato riparo in Inghilterra, dove ha preso la cittadinanza. Aveva combattuto nell’esercito britannico, era stato decorato e dopo la guerra aveva fatto fortuna nell’editoria. Nel 1960 era proprietario del gruppo che pubblica testate famose come il Daily Mail e il Mirror. Si sposò con la francese Betty Meynard e con lei ebbe nove figli. Diventò membro del parlamento del Regno Unito, completando la scalata a cui ogni uomo ambizioso aspira, fatta di ricchezza e potere. Ed esibiva entrambe le cose, girando in elicottero e trascorrendo le vacanze sullo yacht che aveva chiamato Ghislaine, in onore della figlia preferita, la più piccola, che finirà per lavorare con lui.

Ghislaine Maxwell, classe 1961, è nata pochi giorni dopo che suo fratello maggiore Michael era rimasto coinvolto in un incidente d’auto – l’autista si era addormentato al volante – finendo in un coma da cui non sarebbe più uscito fino alla morte, 15 anni dopo. Facile immaginare l’attaccamento di due genitori verso una bambina nata in tali circostanze. Suo padre ha sviluppato con lei un rapporto che molti hanno definito “quasi morboso”, tenendola sempre con sé e impedendole, una volta adolescente, di frequentare ragazzi. Nonostante ciò, negli anni 80 Ghislaine è stata uno dei personaggi più vivaci nella Londra degli anni 80. Lavorava in uno dei giornali del padre ma fondò anche un locale famoso, il Kit-Kat Club, adeguandosi al tipo di business aggressivo del padre e spalleggiandolo anche in affari, si scoprirà poi, al limite del lecito. Quando il padre Robert compra il New York Daily News, lo affida a lei. Ma si trasferirà definitivamente negli Stati Uniti solo nel 1991, quando Robert Maxwell verrà trovato annegato nel mare delle Canarie, a poca distanza dallo yacht che porta il nome della figlia. La morte viene certificata come suicidio. Ghislaine rifiuterà sempre questa teoria affermando che il padre sia stato assassinato. Nel frattempo si scopre che Maxewell senior si era appropriato fraudolentemente dei fondi pensione del Mirror, circa 480 milioni di euro. La reputazione postuma dell’ex membro del Parlamento britannico precipita e gli eredi vengono condannati a rimborsare 32mila persone derubate dal padre.

A New York, Ghislaine Maxwell ci si reca sul lussuoso aereo Concorde, facendo indignare l’opinione pubblica britannica in cui lo scandalo delle pensioni è ancora vivo. Va a vivere in una casa con vista su Central Park e lavora nel settore immobiliare. Frequenta Ivana Trump, la prima moglie del futuro presidente. Ma soprattutto, ha una relazione sentimentale con Jeffrey Epstein, incontrato un anno prima, che durerà 7 anni. Continuarono a frequentarsi anche dopo, ma neanche le persone della loro cerchia sono mai state in grado di capire bene che tipo di amicizia stessero portando avanti. È chiaro, invece, che Maxwell stesse svolgendo per il miliardario gli stessi compiti di fiducia che le affidava il padre, soprattutto l’ingaggio di nuovi collaboratori. È lei che introduce il principe Andrea nel giro delle amicizie di Epstein di cui fa parte, oltre a Bill Clinton, anche Alan Dershowitz, l’avvocato che ha fatto assolvere O.J. Simpson dall’accusa di omicidio. Nel 2015 emerge il caso di Virginia Giuffre, una ragazza che accusa Ghislaine Maxwell di averla reclutata come prostituta, nel 1999, per fare sesso con Jeffrey Epstein. È l’inizio del disastro.

La ragazza, che durante il processo viene identificata con un falso nome per tutelarla, racconta di essere stata anche istruita da Maxwell, con vere e proprie lezioni, sulle preferenze sessuali di Epstein. Maxwell respinge tutte le accuse della ragazza, che spiega invece agli inquirenti come la socialite dirigesse un traffico di minorenni che si prostituivano durante i festini tenuti nella casa di Epstein nel New Mexico. Le due si querelano a vicenda per diffamazione ma vince Giuffre, e Maxwell viene condannata a versarle un risarcimento milionario. Dopo di che, Ghislaine vende la sua casa di New York per 15 milioni di dollari e sparisce nel nulla. Nemmeno il suo avvocato è più in grado di fornire agli inquirenti il suo nuovo indirizzo, che presume sia a Londra. Ma nel frattempo altre ragazze si fanno avanti con le accuse che oggi fanno rabbrividire l’America.

Invece, pare che Ghislaine Maxwell non si sia mai allontanata dagli Stati Uniti. Ma neanche troppo dalle zone che frequentava. ll Daily Mail, un tempo di proprietà della sua famiglia, ha pubblicato le foto di una dimora coloniale a Manchester-by-the-Sea, nel Massachusetts, in cui si suppone sia rintanata. Nelle foto lei non compare ma i vicini, adesso che il volto della Maxwell è più noto, l’hanno riconosciuta mentre portava a spasso il cane. E da come riporta The Cut, una delle fonti descrive il suo tenore di vita come quello di “una che sta sempre a casa, l'antitesi della donna che ha viaggiato molto e festeggiato costantemente con Epstein". L’Fbi si è mobilitata ma ha trovato solo Scott Borgerson, 43 anni, un CEO di tecnologia indicato come l'attuale compagno della fuggitiva, che ha detto di essere rimasto sorpreso nel trovare la polizia ad aspettarlo. “Lei non vive qui, non ho idea di dove sia”, ha detto Borgerson, negando di avere ancora una relazione con lei. È come se Ghislaine Maxwell fosse diventata radioattiva e nessuno volesse più starle vicino. Ma i vicini di casa giurano di averla vista vivere lì fino a 15 giorni prima. Il cerchio intorno a lei si sta stringendo.