La notizia che il principe Harry e Meghan Markle rinunciano alla posizione di membri senior della famiglia reale per vivere tra il Regno Unito e il Canada, esentandosi quindi anche dagli incarichi ufficiali imposti dal loro titolo, non è stata così sorprendente. Così come non sorprende la reazione delle istituzioni britanniche, le quali ora sollecitano ufficiosamente i due a cedere urgentemente i titoli perché non si può tenere il piede in due scarpe (e a chiudere anche il sito sussexroyal che si sono fatti aprire). Ma il principe Harry e Meghan Markle, patrimonio ne hanno così tanto da permettersi questo passo? In casa Windsor, già pochi mesi dopo il matrimonio del figlio minore di Diana con l’attrice afroamericana, si cominciava a respirare nell’aria un temporale in arrivo. La cosa divertente è che tutti si chiedevano: “riuscirà una ragazza come lei, nata in un ambiente che non potrebbe essere meno aristocratico, a sopravvivere all’etichetta di corte?”, mentre invece la trovata più geniale si sta rivelando quella di strapparsela di dosso, l’etichetta, e portarsi dietro la proverbiale montagna di Maometto. “Dopo molti mesi di riflessione e discussioni interne, quest'anno abbiamo scelto di fare una transizione, iniziando a ritagliarci un nuovo ruolo progressivo all'interno di questa istituzione”, dice il messaggio sul profilo Instagram del duca e della duchessa del Sussex, pubblicato senza prima avvisare nessun familiare. "Abbiamo intenzione di fare un passo indietro come membri senior della famiglia reale e lavorare per diventare finanziariamente indipendenti, pur continuando a sostenere pienamente Sua Maestà la regina”. Ma cosa significa, all’atto pratico, tutto questo?

La prima cosa che viene in mente è: perché sposare un principe se poi vuoi farlo diventare un commoner? Incontrando Meghan Markle, probabilmente verrebbe da chiederlo. Ma questi sono solo affari della coppia, se l’amore è vero i titoli non contano, e nessuno come Harry ha dimostrato che gli aristocratici sono incuriositi dalla vita della gente comune quanto noi comuni mortali siamo affascinati dalla loro vita segreta. Mettetevi nei suoi panni e immaginate di non poter prendere la metropolitana, o ubriacarsi in un pub per cantare a squarciagola al karaoke con gli amici. Mentre la regina Elisabetta emette un comunicato ufficiale in cui informa che questa situazione è ancora in fase di discussione, è bene ripassare che nello UK un titolo nobiliare non è, come da noi (dopo l’abolizione della monarchia nel 1946) qualcosa di cui ci si può solo vantare nei salotti mondani o negli studi televisivi come opinionisti, o grazie al quale si entra in una corsia preferenziale per partecipare a un reality show, e basta. Nel Regno Unito i titoli hanno un preciso valore giuridico e istituzionale basato su un sistema preciso di onorificenze. I cinque titoli che la regina può assegnare, dal più alto al più basso, sono: duca, marchese, conte, visconte, e barone, che poi possono essere tramandati agli eredi, ma anche tolti dal regnante stesso. Sopra a tutti ci sono la regina o il re, che invece possono solo tramandare il loro ruolo.

Se l’erede al trono è un uomo, diventa re e la consorte, dopo aver avuto figli, è la regina madre. Se l’erede è una donna diventa regina, ma il suo consorte non diventa re (vedi Filippo, principe forever). I figli del regnante sono automaticamente principi, e a loro volta i loro nipoti, ma non i loro coniugi. E qui siamo arrivati a William e Harry. Come sappiamo, Harry ha già deciso di non far assegnare a suo figlio il titolo di principe, che quindi si chiama solo Archie Mountbatten-Windsor. Se poi lui da grande ne sarà contento o no è altra storia, ma ce lo dirà il tempo. Il duca si colloca invece appena sotto il principe e il monarca. È il sovrano di un territorio, un ducato. La tradizione vuole che quando un membro della famiglia reale si sposa gli venga assegnato un ducato vacante (ossia, il cui ultimo duca è morto senza lasciare eredi) e che il diritto venga esteso anche al/alla consorte solo se lo accorda il membro stesso. Per William e Kate è Cambridge, nella parte orientale dell’Inghilterra, e per Harry e Meghan è il Sussex, nell’Inghilterra meridionale.

Quindi, così come William ha reso Kate duchessa, anche il principe Harry ha deciso lo stesso con Meghan Markle. Diventare duca e duchessa significa che da quel momento la gente deve rivolgersi a te con il trattamento di Vostra Grazia. I figli del principe Carlo hanno già quello di Altezza Reale. Ma veniamo al denaro. Come si sa, il patrimonio della Corona inglese deriva da varie fonti. Quella più contestata è il Sovereing Grant. Chi segue The Crown avrà notato una puntata in cui il principe Filippo si lamenta in tv perché non viene aumentato lo “stipendio” alla regina Elisabetta. In effetti, il Sovereign Grant è un pagamento versato annualmente al monarca dal governo per finanziare le sue funzioni ufficiali. È stato aumentato nel 2017 e ammonta al momento a 88 milioni di sterline annuali. In realtà copre solo una parte delle spese di famiglia, che ammontano a circa 300 milioni di sterline l’anno, tra personale della sicurezza, cerimonie e visite di Stato. Nel Sovereing Grant è compreso uno stipendio per quei membri stretti della famiglia reale che scelgono di dedicarsi a impegni dal valore socialmente utile, quale il patronato di associazioni umanitarie, incontri diplomatici, e così via. Alcuni membri della famiglia, come le due figlie del principe Andrew, Beatrice ed Eugenie, vi hanno rinunciato sia per non pesare sulle tasche dei contribuenti, sia perché con l’istruzione di prima qualità che gli è stata impartita non hanno alcun problema a trovare un lavoro che le faccia sentire utili e soddisfatte, pur prestandosi come volontarie per molti incarichi di charity. Altri, come il duca e la duchessa di Gloucester, il duca e la duchessa di Kent e la principessa Alexandra (tutti anziani) lavorano praticamente per la regina, e lo percepiscono. E ovviamente, lo percepiscono Harry e William.

Cosa succede ora che Harry rinuncia a questo “stipendio”, che decade automaticamente quando si trae guadagno da altri lavori non istituzionali, soprattutto se sfruttano la propria popolarità nobiliare? Considerato che il Sovereign Grant costituisce solo il 5% delle entrate della coppia, praticamente nulla. Riviste di finanza come Forbes e Money hanno spulciato bene nel conto in banca del principe. Alla sua morte, nel 1997, Lady Diana ha lasciato ai figli un patrimonio in fondi fiduciari. Quando ognuno di loro ha compiuto 25 anni hanno iniziato a ricevere dividendi annuali di 450mila dollari l’anno e ognuno di loro ha ricevuto, infine, l’intera somma quando hanno compiuto 30 anni, ovvero dieci milioni di dollari a testa. I due fratelli hanno anche ereditato la collezione di gioielli della principessa Diana, un numero indefinito di pezzi anche risalenti al 1800, di cui è difficile calcolare il valore. Inoltre, Harry, non avendone bisogno, ha messo da parte tutto lo stipendio quando era capitano nell'esercito britannico, circa 51mila dollari l'anno, per 10 anni. Non è finita qui: quando è morta la regina madre, Elizabeth Bowes-Lyon, madre di Elisabetta, ha lasciato ai suoi nipoti e pronipoti 14milioni di sterline di eredità. Quella somma, oltre 16 milioni di euro, è andata quasi tutta a Harry perché quando Carlo diventerà re William diventerà anche duca di Cornovaglia, ed è abbastanza.

Si presume che un’attrice come Meghan (ora tornerà a recitare?) abbia messo da parte anche lei qualcosa dei suoi compensi per la serie Suits, circa 37mila dollari a episodio. Molto di questo denaro è stato investito dalla coppia – e frutta – ma si stima che sul conto in banca della coppia principe Harry e Meghan Markle ci siano attualmente fra il 34 e i 40 milioni di sterline. Per cui non c’è proprio di che preoccuparsi, non patiranno la fame, e potranno continuare a pagare un esercito di tate per baby Archie e di governanti per la loro casa. A proposito di casa, un po’ di malcontento lo sta sollevando la decisione di restare a Frogmore Cottage, la residenza del 1801 nel Berkshire che la regina ha donato al nipote e sua moglie per le nozze, mentre avranno anche un’altra “casetta” in Canada. Le molti sudditi delusi sui social accusano Harry di voler tenere tutti i vantaggi dell’essere nato principe, ma di essersi scrollato di dosso i doveri. Con questa decisione non succederà mai, come abbiamo visto in The Crown per la principessa Margaret, che Harry in mancanza di altri membri della famiglia reale sia costretto ad andare a sostenere un incontro ufficiale con un capo di Stato estero. Cosa resta da dire? Il cuoco storico di Buckingham Palace, Darren McGrady, ha commentato il passo indietro, inedito, di Harry e Meghan ed è certo che Diana sarebbe stata contraria a questa decisione e che era già preoccupata per il figlio minore: “William è come il padre, pragmatico, ma Harry è come me, ha la testa fra le nuvole”, gli confidava. E ha aggiunto che Meghan è solo un’arrivista che vuole stare al centro dell’attenzione internazionale. Una affamata di popolarità.