Fateci caso: ogni anno, mentre gennaio muove i primi passi, sul web è tutto un proliferare di sciagure, di cataclismi e di sventure motivate da fantomatiche profezie, da calendari improvvisamente diventati famosi e da indovini tirati in ballo all’occasione. Il motivo è semplice: generare interesse (e traffico) andando a lavorare sulle paure e sull’ansia di chi legge. Non bello. E, come ogni anno, Nostradamus, il famoso astrologo vissuto nel 500, torna improvvisamente di moda. Nostradamus diventa profeta dell’ennesima terza guerra mondiale ad hoc, ma ora si fa un gran parlare della possibile morte della Regina Elisabetta II. Nessuno di questi scrittori apocalittici sembra però aver veramente consultato Nostradamus (anche perché non è affatto facile da leggere, è totalmente ambiguo).

Così, in base a quartine che potrebbero voler dire tutto e niente, si comincia a farneticare della fine del regno di Elisabetta, forse per abdicazione o forse per un passaggio a miglior vita. Proviamo a capire se è vero considerando però in pianeti attuali. Il Regno Unito nasce il primo gennaio 1801, quando cioè Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord vengono uniti sotto il regno di Giorgio terzo. Dunque uno stato che appartiene al Capricorno. Con la Brexit abbiamo già avuto un’idea dei problemi che Plutone e Saturno (ora anche Giove) potrebbero portare allo stato, alla sua trasformazione. Ma Elisabetta?

Posto che non è difficile prevedere un decesso imminente di una persona che tra pochi mesi compirà 94 anni, dobbiamo considerare la situazione nel suo complesso. La Regina Elisabetta II si identifica fortemente con una nazione che sta per vivere profonde trasformazioni, di una persona che deve affrontare un’età avanzata e gestire una famiglia reale che perde interesse verso il suo status (la decisione di Harry e Meghan Markle descrive bene questo trend). Elisabetta ci lascerà? Abdicherà? Forse, ma non certo perché lo avrebbe detto Nostradamus...